Un emporio di comunità maremmano con prodotti biologici ed etici ed un percorso di reinserimento sociale attraverso il lavoro agricolo. Sono queste le idee al centro dei progetti “Le vie dell’orto” e “Cantalupo” che hanno vinto la terza edizione di Smart and Coop, il bando promosso da Legacoop Toscana e Fondazione CR Firenze per supportare la nascita di nuove cooperative formate da giovani under 35 delle province di Firenze, Arezzo e Grosseto.
“Le vie dell’orto”, primo classificato, si è aggiudicato un premio da 20mila euro, mentre “Cantalupo”, al secondo posto, ha ottenuto 10mila euro. Nelle prossime settimane i due gruppi potranno, con il supporto degli esperti di Legacoop Toscana, coronare il sogno di dar vita alla loro impresa cooperativa e avviare le prime attività.
“In tre edizioni di Smart and Coop abbiamo ricevuto circa 150 candidature – sottolinea il presidente di Legacoop Toscana Roberto Negrini – in una fase in cui non mancano le difficoltà nell’entrare nel mondo del lavoro, i giovani hanno dimostrato ancora una volta con entusiasmo di essere pronti a mettersi in gioco in prima persona, di credere nell’impresa in forma cooperativa e di avere voglia di impegnarsi per il proprio territorio. Noi continueremo nel nostro ruolo di supporto e stimolo a queste iniziative”.
Un emporio di comunità in Maremma
“Le vie dell’orto”, formato da Pietro Ceciarini, Dario Marinari e Lorenzo Stefanelli, si propone di dar vita ad una cooperativa di comunità per gestire un emporio di comunità maremmano, con generi alimentari e prodotti biologici e di qualità. L’emporio, che sorgerà a Grosseto, sarà autogestito dai soci che saranno al tempo stesso proprietari, gestori e clienti della cooperativa.
Il progetto è basato su principi come l’autogestione, l’eticità e l’equità dei prezzi per produttori e fruitori e punta a valorizzare il territorio e i prodotti locali tramite un modello di consumo sostenibile. L’idea è quella di importare in Maremma un modello già esistente a New York, Parigi, Bruxelles, Bologna, Cagliari, Parma, Ravenna, facendo evolvere un’esperienza associativa già esistente, quella di “Pulmino Contadino”, che da più di 8 anni opera nel territorio con gli stessi valori (ma a domicilio). La nascente cooperativa ha già attivato e predisposto una rete di partnership locali forte e si propone di giocare un ruolo anche di carattere “identitario” sul territorio maremmano.
Reinserimento sociale attraverso il lavoro agricolo
Il progetto secondo classificato, “Canatalupo”, portato avanti dal gruppo composto da Tommaso Casamassima, Silvia Colace, Francesco Consorti, Giulio Bartolo, vuol dar vita a percorsi di reinserimento sociale per accompagnare verso l’autonomia persone con una storia di tossicodipendenza.
La nascente cooperativa sociale svolgerà servizi di tipo terapeutico-riabilitativo attraverso sostegno psico-educativo e progetti di lavoro principalmente agricolo, grazie anche alla disponibilità di un terreno e di alcuni immobili da gestire direttamente.
Sarà sviluppato anche un ramo di azienda dedicato alla vendita di prodotti agricoli e all’accoglienza turistica, legata al passaggio del “Cammino degli Dei” nelle vicinanze del terreno. Il luogo dove si svolgeranno le attività si trova nei pressi di Firenze: si tratta di una campagna che conta circa 6000 ulivi e 52 arnie, luogo ideale per attività di olivocoltura, apicoltura, coltivazione dell’orto, punto vendita, punto ristoro, percorsi educativi, corsi professionalizzanti, laboratori creativi e terapeutici.
86 i team candidati a Smart and Coop
Quest’anno il bando Smart and Coop si proponeva appunto di accompagnare la realizzazione di nuove idee capaci di rispondere ai bisogni emergenti nelle comunità e sui territori, contribuendo al raggiungimento di uno o più Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030. Sono 86 i team che si sono iscritti al form di candidatura e 16 le candidature che sono state ritenute complete ed ammissibili.
Dopo una prima selezione, 10 gruppi hanno partecipato ad un laboratorio intensivo di formazione e design dell’idea progettuale, a seguito del quale 5 team hanno avuto accesso al percorso di accelerazione (oltre 100 ore di formazione e mentoring, 17 docenti e 2 mentor coinvolti, 3 casi studio di successo presentati).
“Notiamo con grande piacere – spiega Gabriele Gori, direttore generale di Fondazione CR Firenze – che continuano a crescere le adesioni a questo bando perché evidentemente esso risponde ad un bisogno sentito. L’emergenza Covid e la crisi economica rendono ancora più necessario attivare progetti che stimolano e sostengono forme di aggregazione e di imprenditoria giovanile. Una di queste opportunità è proprio la forma cooperativa e collaborare con una realtà così radicata sul territorio come Legacoop Toscana è anche uno stimolo a lavorare assieme su iniziative che hanno come punti fermi temi oggi di grandissima rilevanza quali l’innovazione e la sostenibilità”.