Sarà compito dello studio fiorentino Pierattelli Architetture realizzare la stazione elettrica di conversione di Suvereto in provincia di Livorno. Lo studio si è infatti aggiudicato il concorso, indetto lo scorso anno, per la progettazione di questo nuovo edificio promosso da Terna, gestore delle reti per la trasmissione dell’energia elettrica.
La nuova stazione elettrica rientra nell’ambito del rifacimento del collegamento tra Sardegna. Corsica e Italia e, una volta completa, sarà una importante infrastruttura in grado di favorire la riduzione delle perdite di rete e una maggiore integrazione con le fonti rinnovabili.
Il progetto architettonico
Questa vittoria è stata possibile grazie ad una idea progettuale che ha come elemento cardine l’armonia tra l’architettura e la natura della Toscana in cui si immerge, il suo paesaggio fatto di campi coltivati, una vegetazione tipica e alcuni colori definiti, come quello del cotto nelle sue sfumature calde e materiche, che la contraddistinguono.
Gli edifici sono definiti da facciate modulari composte da elementi geometrici in terracotta, materiale tipico di questo territorio, agganciati a cavi di acciaio. Il cotto si fa carico delle sfumature del paesaggio circostante, ne riflette toni, bellezza e calore. Piante autoctone, come olivi, cipressi e pini, creano una continuità con il paesaggio agricolo circostante, rievocando al tempo stesso l’identità culturale del territorio.
Le soluzioni architettoniche individuate permettono di minimizzare l’impatto ambientale della stazione elettrica nel contesto in cui andrà ad inserirsi, a queste si vanno aggiungere l’innovazione, l’originalità e il carattere estetico, insieme al ripristino della vegetazione, alla riduzione delle tempistiche di realizzazione e la facilità di manutenzione dell’opera. Tutti questi sono stati gli aspetti valutati dalla commissione per decretare il progetto vincitore.
“La stazione di Suvereto sorge in un luogo dalla bellezza indiscussa, un’oasi di pace e tranquillità. Progettare un’architettura in grado non solo di rispettare questo contesto, ma anche valorizzarlo, è stata una sfida che abbiamo accolto con entusiasmo – ha commentato l’architetto Massimo Pierattelli, fondatore di Pierattelli Architetture – Non è scontato trovare una grande azienda attenta, oltre agli aspetti ambientali, anche a quelli estetici, come si è dimostrata Terna: la ricerca della bellezza dovrebbe essere un valore condiviso e ricercato, anche nelle architetture industriali, e soprattutto in un Paese come il nostro, ricco di memorie storiche e paesaggistiche straordinarie”.