Il treno della memoria carico di cinquecento studenti e diretto ad Auschwitz sarebbe dovuto partire tra pochi giorni, come ogni anno dispari a fine gennaio. Non accadrà, per ovvi motivi legati all’emergenza sanitaria in corso. La Toscana ha però ricordato anche quest’anno, con i giovani e i testimoni sopravvissuti, l’inferno patito nei campi di sterminio tedeschi e le violenze subite da nazisti e fascisti: perché la memoria è come un vaccino, che ha bisogno di richiami frequenti. Lo ha fatto nel corso di un evento con le scuole on line, oggi 27 gennaio, giorno della memoria, giorno in cui nel 1945 furono abbattuti i cancelli di Auschwitz.
Rivivi la diretta dal Cinema La Compagnia di Firenze
Ventennale
Sono passati venti anni da quando tutto ha avuto inizio. È del 2000 infatti la legge del Parlamento italiano con cui il “Giorno della Memoria” fu istituito. Nel 2001 fu celebrato la prima volta: per ricordare lo sterminio del popolo ebraico da parte dei nazisti, le leggi razziali italiane e la persecuzione italiana, ma anche tutte le altre vittime finite nell’inferno dei lager e della deportazione e pure chi, a rischio della vita, provò a salvarle. E l’anno immediatamente successivo, nel 2002, da Firenze si mise in moto il primo “treno della memoria” carico di ragazzi. Un viaggio nella storia e nella memoria per salvaguardare il presente e il futuro da nuovi tragici errori.
Sul treno oltre 7 mila studenti
Con il treno la Toscana ha fatto da apripista tra le Regioni: undici convogli partiti fino al 2019 (anzi dodici, perché nel 2005 sono stati ben due), oltre settemila studenti complessivamente saliti a bordo. Fino al 2005 quel treno si è messo in moto ogni anno, poi la frequenza è diventata biennale, intervallata negli anni pari da un meeting con più di ottomila studenti di nuovo delle scuole superiori e da tutta la regione riuniti in un palazzo delle sport a Firenze, occasione ambedue di dialogo e confronto con testimoni e sopravvissuti. Lo stesso spirito ha animato l’iniziativa di quest’anno al Teatro della Compagnia di Firenze con le scuole della Toscana.
Il programma
Il cinema in casa
L’iniziativa del 27 gennaio, in quanto rivolta ai giovani, si inserisce nell’ambito di Giovanisì, progetto speciale della Regione e contenitore di tanti interventi per la crescita e l’autonomia delle nuove generazioni. Lo stesso giorno, in occasione del Giorno della memoria, si svolgerà a Firenze anche la seduta solenne del Consiglio regionale della Toscana. Dal 25 gennaio al 3 febbraio, on-demand e gratuitamente on-line su una piattaforma digitale dedicata (mymovies.it/live/piucompagnia), il cinema teatro “La Compagnia” proporrà inoltre nove titoli ed altrettanti percorsi per raccontare quello che è stato uno dei momenti più bui della storia del Novecento. I film saranno introdotto da Flavio Tuliozzi, studioso di storia del cinema. Tra le nove proposte ci sono veri e propri documenti storici – come il discorso di Mussolini a Trieste nel 1938 sul ‘prestigio dell’impero” e sulla necessità di “una chiara e severa coscienza razziale” oppure film di propaganda antisemita come “Suss l’Ebreo” di Veit Harlan del 1940. Ma ci sono anche produzioni e documentari recentissimi: “Il figlio di Saul” (2015) di Lazlo Nemes, “La primavera di Christine” (2016) di Mirjam Unger, “A German life” (2017) di Christian Krones ed altri, “You only die twice” (2018) dell’israeliano Yair Lev, “I bambini di Rue Saint-Maur 209” (2018) di Ruth Zylberman, “Quello che conta” (2020) di Sofia Vettori e “Se questo è amore” (2020) di Maya Sarfaty.
Non finisce qui
Altre iniziative sulla memoria, il cui programma sarà pubblicato sul sito della Regione Toscana animeranno il 27 gennaio e nei giorni seguenti, oltre a Firenze, altri paesi e città della regione: compatibilmente con le restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria, molte on-line. Il 27 gennaio riaprirà a Prato anche il Museo della Deportazione e della Resistenza, vero archivio della memoria coltivata ogni giorno, con due visite guidate in programma nella giornata.