Il Governo è al lavoro per stilare un nuovo Dpcm che sarà presentato oggi alle Regioni nel vertice con il ministro Francesco Boccia. Molte sono le ipotesi trapelate al termine della riunione del premier Giuseppe Conte con i capi delegazione tra cui la possibilità di far scattare automaticamente la zona rossa nel caso si superasse il limite dei 250 contagiati per 100 mila abitanti. Una raccomandazione, perorata dagli scienziati, che però potrà vedere la luce solo dopo il passaggio in parlamento del ministro della Salute, Roberto Speranza, in programma il 13 gennaio. Un’ipotesi che, con i dati attuali, metterebbe il Veneto in zona rossa (con i suoi 453,31 casi) e l’Emilia-Romagna di poco fuori (242,44 casi).
Il nuovo Dpcm entrerà in vigore il 16 gennaio.
Ecco le nuove regole da seguire
Divieto di asporto dopo le 18 per i bar e regioni “chiuse”
Arrivano nuove limitazioni e una stretta in particolare sulla movida, dopo gli ultimi episodi di assembramenti e feste illegali, è vietato l’asporto dai bar a partire dalle 18. Per tutti vale il divieto di spostamento tra regioni, salvo che per esigenze lavorative, motivi di salute o rientro nelle proprie abitazioni, domicili o residenze.
Zona bianca
Sul tavolo c’è anche la possibilità di istituire una zona bianca, per cui servirebbe un Rt sotto 0.5, in cui poter riaprire tutto senza limitazioni.
Resta il coprifuoco ma stop ai weekend arancioni
L’unica cosa certa al momento è che il nuovo provvedimento – al quale sarà affiancato un Dl per estendere il divieto di spostamento tra le regioni – continuerà a prevedere le zone colorate e il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino. Smentita invece la possibilità di istituire i weekend arancioni: le giornate di sabato e domenica, dunque, avranno le stesse limitazioni delle zone di appartenenza.
Palestre, piscine, teatri, musei e cinema chiusi
Resteranno ancora chiuse palestre e piscine, così come teatri, musei e cinema.
Impianti da sci chiusi fino al 18 gennaio
Nel provvedimento entrerà molto probabilmente anche la proroga della chiusura degli impianti da sci, che al momento dovrebbero riaprire il 18 gennaio.
Le cinque regioni a rischio
Lunedì riaprono le scuole superiori in sole tre regioni (Valle d’Aosta, Toscana e Abruzzo), quasi tutta Italia è in zona gialla, eccezion fatta per Calabria, Emilia-Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto che restano in arancione.