Tutti noi ci siamo iscritti ad un numero infinito di newsletter che spesso non leggiamo o che nemmeno ricordiamo. Se trovate la newsletter giusta, questa può rivelarsi un utilissimo strumento di informazione ma anche di empowerment. Questo è sicuramente il caso di The Bloom, la newsletter creata da Jasmine Anouna, giovane imprenditrice da Borgo San Lorenzo con radici toscane, americane ed egiziane, che raccoglie notizie sul tema dei diritti umani, offerte di lavoro in questo settore e approfondimenti sulla sostenibilità tutto sotto una lente femminista.
Come è nata The Bloom?
Lo scorso anno, dopo la laurea, ho fatto una esperienza di lavoro alle Nazioni Unite. Ho iniziato a maturare l’idea di creare The Bloom perché non mi vedevo rappresentata in questo mondo dei diritti umani e di giustizia sociale, non c’era positività. Io sono una persona molto ottimista, per me è importante concentrarmi sugli aspetti positivi, e non vedevo il lato positivo in questo settore. Inizialmente poi The Bloom era nata più come una risorsa per mantenere i contatti con le persone che ho conosciuto sia in Italia che negli Stati Uniti durante il mio percorso di studio.
Perché hai scelto di creare una newsletter e non un blog o un profilo su Instagram?
Sono una persona timida, non uso tantissimo Instagram anche se sto provando a mostrarmi sempre di più. Con la newsletter mi sentivo più libera, adoro scrivere ed è un mezzo perfetto per comunicare le tematiche a cui sono legata. Si è poi dimostrata un utilissimo strumento per aiutare la mia community in questo anno così difficile.
Oltre agli approfondimenti sui diritti umani e i diritti delle donne, raccogli tante offerte di lavoro in questo settore, in Italia ma anche nel mondo.
Sì questa parte è arrivata in risposta ad una esigenza che ho maturato quando ho vissuto qui in Italia. Non avevo tanti contatti e non sapevo da dove iniziare per trovare uno stage o opportunità di lavoro, quali risorse online consultare oltre ai media tradizionali.
Questo sistema è efficace?
Sì, l’aspetto più bello sono proprio le mail che ricevo ogni settimana dove i lettori della newsletter mi ringraziano perché hanno trovato il loro lavoro ideale rispondendo agli annunci che abbiamo segnalato. Alcuni dei lettori sono poi diventati parte del team di The Bloom. Siamo tutte giovani donne, abbiamo dai 20 ai 26 anni e siamo in tutto il mondo: Sud Africa, Irlanda, Italia, Svizzera, Stati Uniti e Perù. Siamo persone diverse con esperienze differenti ma quello che ci unisce è che tutte crediamo che collaborando assieme e con The Bloom stiamo avendo un impatto reale sulle vite di oltre 600 persone ogni settimana soprattutto in questi giorni difficili. La newsletter ci impegna ad essere tutte più positive.
La newsletter ha un respiro internazionale, chi sono i lettori di The Bloom?
All’inizio erano soprattutto italiani e americani, adesso la community è internazionale, abbiamo lettori dalla Corea del Sud, Australia, Cina, Giappone. C’è un forte interesse anche tra i giovani italiani, per me è una grande soddisfazione perché sono consapevole di quanto possa essere difficile per i giovani trovare lavoro qua in Italia, soprattutto se sono interessate ai temi della sostenibilità e dei diritti umani. Il mio obiettivo è quello di segnalare le opportunità di lavoro non solo alle Nazioni Unite o nelle grandi aziende, ma anche nelle imprese locali, per esempio qui in Toscana mi piace segnalare Treedom e ID.eight per il forte impatto che hanno nelle comunità locali.
Che obiettivi hai per il futuro?
Molti lettori ci stanno chiedendo un podcast, abbiamo inviato proprio con l’ultima email un questionario per approfondire cosa vorrebbero i nostri lettori da The Bloom. Vogliamo poi continuare ad essere una risorsa accessibile a tutti i giovani che cercano opportunità di lavoro sostenibili. E naturalmente continuare a curare e far crescere questa newsletter anche individuando investitori che credano nel progetto senza compromettere i valori su cui si basa.