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Effetto lockdown, consumi di droga in aumento

Una conseguenza drammatica della crisi. L’allarme: “Il vero pericolo sono le sostanze sintetiche a basso costo”

Ecstasy

Un effetto detonante, un’emergenza sull’emergenza: “Con la pandemia si prevede un incremento significativo nei consumi di stupefacenti, vista la probabile contrazione del prezzo al consumo, dopo il contingente aumento in fase di lockdown”. Lo afferma  Salvatore Sberna, autore  insieme alla professoressa Donatella Della Porta e Alberto Vannucci (Università di Pisa) del quarto rapporto sui fenomeni di criminalità organizzata e corruzione in Toscana (dati 2019) realizzato dalla Scuola Normale Superiore di Pisa su incarico della Regione Toscana. 

Tra le sostanze c’è soprattutto  la cocaina anche se il maggior pericolo è nel mercato degli oppioidi e dei derivati dal Fentanyl, sostanze sintetiche prodotte in laboratori casalinghi ad elevata tossicità che si presentano come  sostituti a basso costo dell’eroina. “Un mercato già in crescita sul territorio nazionale prima della pandemia di ben il 30% nel 2019”.

Rischio di proiezione criminale più elevato con la crisi economica collegata all’emergenza sanitaria

Un allarme che si aggiunge alla già complicata situazione sociale e che fa scattare il livello massimo di attenzione e controllo anche in una regione come la Toscana. In generale, come si evince dal rapporto,  emerge un “rischio di proiezione criminale più elevato alla luce della crisi economica collegata all’emergenza sanitaria”. Le nuove povertà e marginalità rendono alcune fasce di popolazioni ancora più fragili e più esposte al rischio di essere intercettate dalle organizzazioni criminali.

Tutto questo si inserisce  in un contesto già difficile: la Toscana è infatti al centro dei traffici nazionali e transnazionali di stupefacenti e lo dimostrano i  sequestri realizzati durante l’anno. Come al porto di Livorno: nel corso del 2019 hanno superato la soglia drammatica della tonnellata di droga (1100 kg).

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