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Crisi dell’economia toscana, meno 17%. Erogati 4,3 milioni a operatori turistici

A causa del virus crollano le produzioni industriali e si registrano 53 mila occupati in meno. In Toscana soffrono soprattutto esportazioni e turismo. Erogati contributi a più di 2 mila operatori

serranda chiusa - © Possessed Photography / Unsplash

In quasi duemila, 1.944 per la precisione, hanno già ricevuto i contributi o li riceveranno nei prossimi giorni: più di 4 milioni e 300 mila euro complessivamente messi a disposizione dalla Regione, attraverso Sviluppo Toscana, a beneficio di operatori turistici (agenzie di viaggio e guide) e di tassisti o aziende che noleggiano bus o mezzi con conducente e che, tra maggio ed agosto scorsi, per via del lockdown, a seguito dell’emergenza sanitaria, avevano perso almeno un terzo del fatturato rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In particolare 359 avevano già ricevuto il contributo con la prima tranche di risorse impegnate mentre 1.585 ne hanno beneficiato con la seconda a fine novembre: in tutto sono stati al momento erogati 4 milioni e 353 mila euro.

Quasi 3 mila domande

Il bando è quello pubblicato tra il 15 e il 18 ottobre: in 2.839 avevano fatto domanda e dopo alcuni riesami ed integrazioni richieste le pratiche non ammesse sono risultate 237. Altre 126 sono state sospese con riserva, per via di alcuni documenti sulla regolarità contributiva mancanti, e 72 (tutti di tassisti) sono in attesa della disponibilità di risorse già impegnate. “Alla fine riusciremo a venire incontro alle richieste di oltre duemilacento operatori che avevano i requisiti necessari per partecipare. Non era un risultato scontato” spiega l’assessore al turismo, Leonardo Marras. “Abbiamo dovuto infatti reperire in bilancio altre risorse, portando a cinque milioni il plafond iniziale che ne contava solo uno”. Al momento rimangono da coprire, ammesse ma non finanziabili, 460 domande, tutte di tassisti, per le quali sarebbe necessario trovare un milione e 20 mila euro ulteriori.

Economia in crisi

Nonostante gli aiuti, l’economia toscana soffre. Secondo i dati in possesso di Irpet, in Toscana il crollo delle produzioni industriali è pari al -17% (in Italia il dato è -13%), per effetto del crollo delle esportazioni e del turismo. Il settore manifatturiero più colpito è quello della moda, mentre hanno retto l’alimentare e il farmaceutico. La novità assoluta è la contemporanea caduta del settore terziario (commercio, ristorazione, eccetera), dove gli unici comparti che hanno retto sono quello dell’alimentare e dell’informatica.

Disoccupazione in crescita

Per il direttore di Irpet Stefano Casini Benvenuti, ascoltato stamani dalla commissione sviluppo economico e rurale della Toscana, le ricadute sul lavoro “non sono ancora evidenti nei dati, anche per effetto del blocco dei licenziamenti”, tuttavia si stimano 53 mila occupati in meno, soprattutto per il mancato ingresso di disoccupati e inoccupati nel mondo del lavoro. Per quanto riguarda il Pil, per la Toscana si stima un -13,% (il dato italiano è -12%), che lascia prefigurare una analoga diminuzione di ore lavorate, e quindi occupazione, nel prossimo futuro. In calo i consumi, mentre gli investimenti subiscono un crollo, “aggravando un fenomeno già evidente”, ha sottolineato Casini Benvenuti. Negli ultimi dieci anni, nel paese, gli investimenti si sono ridotti di 1.300 miliardi. “Difficile fare previsioni per la ripresa, perché tutti gli scenari sono possibili” ha aggiunto il direttore di Irpet. “La speranza è che l’arrivo del vaccino possa ingenerare un’euforia come accade nel periodo post bellico”.

Le risposte ai bisogni

“Il quadro della situazione economica della Toscana e delle misure messe in campo dalla Regione per rispondere alla crisi e ai bisogni delle imprese scaturiti per effetto della pandemia da Covid-19 sarà una base utile per il lavoro futuro della commissione, che è chiamata a dare indirizzi per ridare fiducia e slancio al tessuto economico regionale”. Lo ha dichiarato la presidente Ilaria Bugetti (Pd), al termine dell’audizione richiesta nel corso della prima seduta della commissione “per fotografare la situazione di questo particolare e difficile momento, e per capire quali misure la Regione abbia già messo in campo e quali, invece, saranno adottate nelle prossime settimane. Dovremo lavorare con l’obiettivo di salvaguardare le fragilità, prevenendo le crisi di impresa e i rischi che esse siano aggredite da fenomeni di usura; ma dovremo al tempo stesso agire per rendere più forti le imprese meno fragile e investire per valorizzare le zone rurali e appenniniche”.

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