Soltanto 3 studenti positivi al Covid-19 su 3200 test rapidi eseguiti a tutti i ragazzi e le ragazze di prima media a Firenze. Sono questi i risultati incoraggianti dello screening sulla popolazione scolastica realizzato nelle scuole medie del capoluogo toscano, grazie anche all’investimento di Fondazione Cr Firenze.
Il contagio non parte dalle scuole
In tutto oltre ai 3 studenti positivi al Coronavirus, che si trovano in scuole e classi differenti, è emerso anche un positivo nel personale amministrativo.
“Si tratta di un numero estremamente ridotto, conferma che il contagio non parte dalle scuole – ha commentato il sindaco di Firenze e della Città metropolitana Dario Nardella, in merito ai risultati dei test rapidi per il Covid – il modello di Firenze è stato raccolto da tutti i sindaci metropolitani tanto che abbiamo proposto al Governo di replicare i test rapidi nelle scuole superiori a gennaio anche quando si ritornerà in classe per il 75%, auspicando che si arrivi gradualmente al 100%”.
Da qui a Natale test rapidi anche alle elementari
“Questo dato – ha aggiunto Nardella – va a contribuire al database regionale sui numeri di ogni giorno. Contribuisce dunque a tenere a livello accettabile sia il dato Rt che il tracciamento. Da qui a Natale procederemo con i test rapidi” nelle elementari e gennaio nelle classi “seconda e terza media in modo anche da avere un confronto tra zona rossa e arancione e fare il punto della situazione dopo le vacanze di Natale, che io considero ad alto rischio. Finora il protocollo ha funzionato benissimo: i casi positivi hanno avuto la conferma del tampone nell’arco di 12 ore“.
Nardella ha anche detto di aver “sentito stamani al telefono la ministra Lucia Azzolina a cui ho riferito i risultati” del test: “Si è congratulata e ha espresso soddisfazione per questa bassissima percentuale”.
Come spiegato dall’assessore all’educazione del Comune di Firenze Sara Funaro “l’adesione” a svolgere i test “è stata in quasi tutti i casi di oltre il 90%, in alcune situazioni tra 80 e 85%” e “non sono arrivate comunicazioni di dissenso”.