Il Castello di Sammezzano a Reggello è in questo momento il secondo luogo più amato in Italia e il primo in Toscana nell’ambito dei “Luoghi del Cuore”, l’iniziativa nazionale promossa dal Fai (Fondo ambiente italiano) per la tutela e il recupero dei beni culturali e delle bellezze paesaggistiche italiani.
Fino al 15 dicembre sarà ancora possibile partecipare alla votazione e ribaltare la classifica: ad oggi l’edizione numero dieci dei “Luoghi del cuore” ha già raccolto – a partire dallo scorso 6 maggio – un milione e 300mila voti, con oltre 36mila gioielli paesaggistici e architettonici segnalati.
Sammezzano, un luogo unico al mondo
Sammezzano, che nel 2017 aveva vinto i “Luoghi del Cuore” e quest’anno ha già raccolto oltre 22mila voti, si conferma così tra le attrazioni più amate del nostro paese. Il castello è il più importante esempio di arte orientalistica in Europa e si ispira ad architetture come l’Alahambra di Granada ed il Taj Mahal in India. Il suo aspetto eclettico è nato dal sogno del marchese Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragona, che a metà Ottocento trasformò quella che era una classica villa toscana in un’opera unica. Anche il parco di Sammezzano è unico, uno dei più vasti della Toscana: 187 ettari che ospitano oltre cento specie arboree esotiche, tra cui alcune sequoie.
Il castello, al centro di una complessa vicenda di passaggi di proprietà, è stato aperto al pubblico dal 2012 al 2016 dal “Comitato Sammezzano – F.P.X.A.”: è nato così il movimento “Save Sammezzano”, che vuole salvare il castello e chiede un intervento della proprietà privata o dello Stato per mettere in sicurezza e rendere fruibile questo tesoro toscano.
I tesori toscani nella classifica dei “Luoghi del Cuore”
Ma Sammezzano non è l’unico tesoro della Toscana da recuperare a piazzarsi in alto nella classifica dei “Luoghi del Cuore” del Fai. All’undicesimo posto spicca la Stazione radiotelegrafica “Guglielmo Marconi” di Coltano (Pisa), un’opera di alta ingegneria del 1911, inaugurata all’epoca proprio dal celebre inventore e poi distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale.
Al 26esimo posto c’è invece uno dei luoghi iconici delle Terre di Siena, l’Abbazia di San Galgano, a Chiusdino, risalente al Duecento, mentre al 35esimo troviamo la villa medicea “Ambrogiana” a Montelupo Fiorentino, voluta da Ferdinando de’ Medici alla fine del XVI secolo e in seguito diventata Ospedale Psichiatrico Giudiziario, chiuso nel 2017.
Posizione numero 36 per il chiostro di Buggiano Castello (Pistoia): il monastero benedettino risalente al 1038 infatti conserva uno splendido chiostro rinascimentale attribuito ad Andrea Cavalcanti, allievo del Brunelleschi, che oggi versa in stato di abbandono e andrebbe recuperato.
La 41esima attrazione più votata dei “Luoghi del Cuore” è invece il Borgo di Vico Pancellorum e la pieve di San Paolo a Bagni di Lucca, mentre al 65imo posto troviamo le Terme del Corallo a Livorno, l’antico stabilimento termale Acque della Salute in stile liberty risalente agli inizi del Novecento, che oggi è al centro di un intervento di recupero.
Luoghi del Cuore: i vincitori proclamati a marzo
Si può votare fino al 15 dicembre per la campagna del Fai, che al momento vede al primo posto la Ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza e al terzo posto la Via delle Collegiate di Modica (Ragusa).
Le posizioni definitive verranno comunicate entro la metà di marzo 2021 e i primi tre luoghi vincitori otterranno un finanziamento per il proprio progetto di recupero. Al primo classificato verranno assegnati 50mila euro, 40mila andranno al secondo e 30mila al terzo, mentre 20mila euro andranno al bene che si piazzerà primo nelle classifiche speciali “Italia sopra i 600 metri” e “Luoghi storici della salute”. Al luogo più votato via web sarà destinato un video, storytelling o promozionale, curato dal Fai.