Il teatro del Maggio Musicale fiorentino sta attivando le procedure per il ricorso alla cassa integrazione per più di 300 dipendenti, tra coro, orchestra, personale amministrativo e tecnici. La decisione è stata presa subito dopo che il governo ha firmato l’ultimo Dpcm che chiude nuovamente i luoghi della cultura in Italia. Fino al 26 novembre pertanto non si potrà più accedere a spazi come teatri, sale da concerto e cinema.
Gli spettacoli cancellati
Lo fa sapere lo stesso teatro che sul suo profilo Fb ha anche annunciato la cancellazione delle ultime due recite de ‘Il barbiere di Siviglia’ previste martedì 27 ottobre e giovedì 29 ottobre, a causa del nuovo Dpcm. Per quanto riguarda i prossimi spettacoli in cartellone, il teatro cercherà di riprogrammare il ciclo Beethoven di Zubin Metha e la Madama Butterfly e ‘salvare’ l’Otello in programma a partire dal 27 novembre, quindi dopo la scadenza del Dpcm.
Dario Nardella Presidente della Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino
“La Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino – ha dichiarato il sindaco di Firenze e presidente della Fondazione Teatro del Maggio Musicale Dario Nardella – è stata tra le Fondazioni lirico sinfoniche che nel duro momento della crisi ha fruito di meno di periodi prolungati di Fondo integrativo salariale. Il nostro Teatro è stato il primo teatro d’opera italiano a riaprire e a riattivare un esercizio completo nel pieno delle sue funzioni. Per questo ringrazio il sovrintendente, l’Orchestra, il Coro, i lavoratori tutti. A brevissimo il Maggio studierà delle forme di attivazione della pianta organica che tengano conto delle agevolazioni e integrazioni previste in queste ore dal Mibact. Se necessario – ha aggiunto – accederà al Fondo integrativo salariale in misura limitata per lo stretto necessario per una piena sopravvivenza dell’ente in una fase critica e comune a tutto il Paese ma ci auguriamo molto limitata nel tempo”.