Parma è a poco più di un’ora di strada, Milano a due. La Liguria invece ad appena poche decine di minuti di auto. Pontremoli sta nel mezzo. Terra di confine, decentrata dal capoluogo toscano ma centrale rispetto a tutto il resto. In fondo basta cambiare prospettiva per intravedere le opportunità che arrivano da un borgo della Lunigiana che apre allo smart working per i nuovi “cittadini temporanei”.
In questa zona la fibra è una realtà e consente ancor oggi – a distanza di secoli – di far sì che Pontremoli sia ancora “chiave e porta della Toscana”.
L’idea di invitare i lavoratori a sceglierla come destinazione di “start e smart working’ arriva da un gruppo di giovani dell’Associazione Farfalle in Cammino che hanno dato vita a questo nuovo progetto con l’appoggio del Comune e di altre realtà della zona.
A Pontremoli però non si vende a scatola chiusa. Gli smart workers potranno infatti contattare l’associazione e saranno ospitati gratuitamente per un giorno, così da conoscere il borgo, le sue bellezze e la sua gente.
“Qui il tessuto sociale è coeso – fanno sapere da Farfalle in Cammino – c’è molta collaborazione tra le associazioni e le realtà cittadine. Noi vogliamo favorire l’incontro tra questa collettività unita e gli smart workers. Questo è il nostro plus”.
E poi ci sono i vantaggi della collocazione geografica e dei servizi.
“Nello stesso tempo impiegato per andare da Monza a Milano, da Pontremoli si possono raggiungere 8 capoluoghi di provincia. Per chi vuole venire a conoscerci organizziamo – scegliendo insieme una data – una giornata con attività che vanno dall’outdoor all’enogastronomia, un giorno intero per entrare in contatto con il borgo”.
Ma non si tratta solo di innamorarsi di un luogo, servono i servizi. E questo i giovani di Farfalle in Cammino lo sanno bene. “Abbiamo già preso accordi con un’agenzia immobiliare della zona e insieme a loro sono state individuate case che possano accogliere i nuovi lavoratori smart per offrirgli appartamenti dove è attiva la fibra, così da consentire di iniziare da subito la propria attività”.
I prezzi sono decisamente più bassi di quelli che offre la città. Si parla di 400-500 euro al mese ad abitazione. Pontremoli poi non è il classico borgo da rivitalizzare.
“E’ una città viva – tengono a precisare i giovani promotori dell’iniziativa – e poi ci sono centinaia di esercizi commerciali, bar, ristoranti, scuole. E per i trasporti siamo collegati grazie alla stazione ed abbiamo l’autostrada vicina”.
Il progetto verrà lanciato ufficialmente nei prossimi giorni, intanto c’è chi già la scorsa estate è stato in vacanza a Pontremoli ed è tornato per viverci e lavorare.
Alcune testimonianze sono già presenti sul sito che promuove il progetto.
“Altro che smart-working, qui si fa lo smile-working!” – scrive Ermes. Alberto invece ha scelto Pontremoli come luogo di vita e lavoro ben 12 anni fa. “Scegliete un posto in base alla vista che si ha dalle sue finestre: se quello che vedete vi fa venire voglia di uscire di casa, quello è il posto giusto. Dopo tanti anni qui, la finestra del mio studio mi fa ancora lo stesso effetto”.
Insomma qualità della vita, ricchezza sociale, natura ma anche tutto ciò che serve per lavorare bene. Pontremoli punta ad essere pioniera in Lunigiana dello start working.
“E’ solo l’inizio – dicono i ragazzi di Farfalle in cammino. Vogliamo allargare il progetto a tutta la zona. Stiamo già provando a coinvolgere anche le piccole frazioni, come quella di Guinadi, dove è attiva una cooperativa di comunità”.
C’è tanto entusiasmo e quel senso di appartenenza che diventa determinante stimolo di crescita. In un momento storico tanto incerto per la pandemia c’è chi prova a spingere in avanti e costruire una società nuova, con modelli diversi da quelli vissuti fino ad oggi. La tecnologia piegata ai bisogni dell’uomo, la natura che torna ad essere protagonista delle giornate e l’individualismo pronto ad essere cacciato in un angolo. Torna forte il bisogno luoghi dove la gente possa costruire insieme il proprio futuro. A Pontremoli ci credono e ci provano. Bravi.
Anche il borgo di Santa Fiora ha lanciato l’idea dello smart working. Leggi il nostro articolo.