Il virus fa paura ma la crisi economica preoccupa altrettanto. Così anche a Pisa pur di salvare le attività ed i locali da una nuova chiusura anticipata Confesercenti e Confcommercio mettono sul piatto un servizio di controllo, sintetizzato in una nota congiunta: “Siamo pronti anche a pagare gli steward per vigilare sul rischio assembramenti, pur di salvare le attività e i locali “.
“Abbiamo assecondato la richiesta del sindaco Michele Conti – scrivono le due associazioni di categoria – affidando al Corpo Guardie di Città l’incarico di far rispettare le norme anti-assembramento al fine di scongiurare la chiusura anticipata dei locali alle 22.30″.
Il rispetto delle regole imposte dall’ultimo Dpcm all’interno di piazza delle Vettovaglie, epicentro della movida pisana, prosegue la nota delle associazioni del commercio, “sarà verificato dal personale dell’agenzia privata di vigilanza, in possesso di apposita qualifica prefettizia, fornito, retribuito e organizzato da Confcommercio e Confesercenti”.
Obiettivo: difendere il lavoro. E’ quanto ha ribadito il direttore di Confcommercio, Federico Pieragnoli, “facciamo qualcosa che va oltre le nostre competenze, ma vista la situazione di grande emergenza anche economica, era impensabile chiedere a ciascun operatore anche solo un euro di contributo per la vigilanza: credo sia un’iniziativa credo unica in Italia, che ci chiama a un impegno straordinario, al quale abbiamo tuttavia deciso di non sottrarci”.
A Pieragnoli fa eco Simone Romoli, responsabile area pisana di Confesercenti, “l’alternativa alla luce delle decisioni emerse dal Comitato provinciale per l’ordine pubblico, proposta dal sindaco sarebbe stata di anticipare la chiusura della piazza alle 22.30: una decisione inaccettabile, che avrebbe penalizzato i commercianti”