“Un ruolo di amministrazione e gestione diretta dei territori, la Regione è giovane, cinquant’anni poco più, ma giorno dopo giorno, soprattutto nel far fronte all’emergenza sanitaria in corso, sta dimostrando l’importanza del suo ruolo di coordinamento tra cittadinanza e Stato” .
Eugenio Giani ha annunciato oggi quelle che saranno le linee programmatiche del suo mandato. L’occasione è stata la prima seduta del nuovo consiglio regionale.
Ai presenti ha consegnato un documento di circa 150 pagine dove ha elencato quelli che saranno gli impegni che intende portare avanti nei prossimi cinque anni. Dalla scuola, all’economia circolare, all’attenzione per le mamme che lavorano, alla tutela delle minoranze. Il neo presidente della Regione non si tira indietro neppure sul tema dello sviluppo infrastrutturale e sull’impiantistica sportiva.
Un luogo preambolo è stato dedicato alla storia della Regione e allo sviluppo turistico che dovrà essere potenziato per fare della nostra regione un faro anche in un momento così difficile come quello che la Toscana e l’Italia intera stanno vivendo. A tal proposito il presidente ha ricordato l’impegno profuso dell’amministrazione regionale per snellire la burocrazia e per rendere sempre più efficiente la macchina regionale per dare tutto il supporto possibile alla cittadinanza in questa emergenza sanitaria: “Oggi vediamo diffondersi il contagio in tutte le regioni. In Toscana abbiamo poco più di 650 terapie intensive occupate e altre 375 sono pronte a essere attivate. Ma possiamo arrivare in brevissimo tempo a 500 posti e poi a circa 700. Questo però non sia un elemento di tranquillità – ha aggiunto Giani -, dobbiamo essere pronti a tracciare e da oggi siamo attivi con 15mila tamponi e rivelatori della positività. A marzo-aprile eravamo a quota 3-4 mila. Nell’arco di questa settimana arriveremo ad avere 17500 elementi di screening al giorno”.
Giani ha poi rilanciato il concetto a lui caro della “Toscana diffusa”: “Non ci possono essere due velocità, la Toscana deve crescere e far crescere il proprio territorio anche in quelle aree (e il riferimento è alla Toscana costiera, ndr) che hanno sofferto di più. Il tutto in sinergia con i Comuni e nei Comuni”.
L’ultima parte del suo discorso l’ha riservata a dare qualche indiscrezioni sulla futura giunta regionale: “Le deleghe le attribuirò giovedì quando costituirò la Giunta”, ha detto spiazzando un po’ tutti, qualche giorno in più per trovare l’accordo che ad oggi manca con Italia Viva. Per ora dunque solo i nomi, alcuni di questi conferme delle indiscrezioni del toto assessori degli ultimi giorni: Monia Monni, Alessandra Nardini, Serena Spinelli, Leonardo Marras, Simone Bezzini, Stefano Baccelli e Stefano Ciuoffo, assessore uscente.
Gianni Anselmi, Giacomo Bugliani saranno in consiglio come consiglieri delegati. Deleghe specifiche legate alla difesa delle disuguaglianze a Jacopo Melio.
Giani ha anche prospettato una futura iniziativa di legge per portare a nove il numero dei componenti della Giunta regionale anche per introdurre la figura del Sottosegretario alla presidenza, così come già fatto in Emilia Romagna.