Quattro esposizioni temporanee, la prima personale dell’artista afroamericano McArthur Binion, il debutto di un festival dedicato alla performance, una grande mostra con opere di Henry Moore, un progetto speciale di Marinella Senatore per la giornata contro la violenza sulle donne e infine la rassegna dedicata allo scultore Arturo Martini. E’ quanto propone la nuova stagione espositiva, da settembre a dicembre del Museo 900 di Firenze.
La stagione inizia il 25 settembre con l’apertura di quattro rassegne: ‘Humus’ di Andrea Francolino, ‘Incanto’ di Rocco Gurrieri e Irene Montini, ‘Paradigma. Il tavolo dell’architetto. Online‘ e ‘Made in Italy – Off. Suspense‘ di Lori Lako. A ottobre sarà la volta della personale di ‘Duel. McArthur Binion‘ che vedrà l’artista afroamericano esporre i suoi lavori per la prima volta in un’istituzione culturale italiana.
Sempre a ottobre verrà organizzata tra il museo e Palazzo Vecchio la prima edizione di un festival dedicato alle arti performative con incontri e tavole rotonde. A novembre l’ambiente Room al piano terra del museo sarà dedicato alla mostra di disegni, grafiche e sculture di Henry Moore. Ultimo appuntamento del 2020 sarà con Arturo Martini a partire dalle opere della collezione permanente del museo.
“Il museo Novecento – ha detto il direttore artistico, Sergio Risaliti – fatta eccezione per la chiusura forzata durante il lockdown, non ha rallentato la sua attività e non è intenzionato a farlo, anzi intende, in questo periodo di grande insicurezza e preoccupazione, offrire al pubblico una programmazione di altissimo profilo”.
“Questo ‘giovane’ museo cittadino – ha aggiunto Tommaso Sacchi, assessore alla cultura di Firenze – affacciato solo da pochi anni sulla scena culturale fiorentina, si è ormai guadagnato una tradizione e un carisma che lo collocano tra le grandi istituzioni di arte contemporanea del nostro Paese”.