Venti immagini giganti per promuovere la Toscana nel mondo. È la spettacolare mostra fotografica di Massimo Sestini “Bellezza oltre il limite”, curata da Sergio Risaliti e promossa dalla Regione Toscana e dal Comune di Firenze, che sarà ospitata dal 16 settembre al 31 ottobre sugli spalti del Forte di Belvedere, affacciati sul capoluogo toscano.
La mostra, realizzata da Fondazione Sistema Toscana, Toscana Promozione Turistica e Mus.e., presenta attraverso le foto di Sestini una Toscana ritratta da una prospettiva inedita. Gli scatti sono stati infatti realizzati a 2000 piedi di altezza, ma con obiettivi che hanno consentito di avvicinarsi così tanto alla scena fotografata, da inquadrarla in modo assolutamente originale e nuovo. Il risultato travalica la fotografia e si trasforma in opera d’arte.
L’interpretazione artistica di Toscana, Rinascimento senza fine
La mostra di Massimo Sestini rappresenta l’interpretazione artistica del concept “Toscana, Rinascimento senza fine” studiato da Toscana Promozione Turistica, in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana, per la campagna internazionale di promozione della regione. Le immagini del percorso fotografico restituiscono con forza questo messaggio, affondano infatti le radici nel patrimonio artistico, culturale e paesaggistico della Toscana, culla del Rinascimento, proponendo la meraviglia dei luoghi con una visione originale ed inedita, restituendo all’osservatore l’immenso giacimento di storia di cui disponiamo.
Ed è proprio questo il claim della campagna di promozione: a distanza di 500 anni, la terra madre del Rinascimento, continua a nutrire gli animi e rinvigorire i sensi, attraverso tutte le sue ricchezze e i suoi colori. La campagna “Toscana. Rinascimento senza fine” è il risultato di una serie di azioni di promozione, complementari e progressive, attuate in questi mesi per creare nuovi prodotti e nuove iniziative turistiche proprio per intercettare il turismo nazionale e i primi flussi dai paesi limitrofi.
I punti di forza di questa strategia turistica risiedono proprio in questa rete, che si sviluppa anche su una piattaforma artistica e creativa presentando l’espressione più autentica dei territori.
“Prosegue lo sforzo congiunto delle istituzioni per la ripartenza – dichiara l’assessore regionale al turismo della Regione Toscana – con una attenzione particolare alle aree in cui la ripresa è per forza maggiore più lenta, come i centri storici delle città d’arte. Un luogo così simbolico come il Forte Belvedere a Firenze per una mostra d’autore sulla Toscana è la chiave di lettura artistica della bellezza autentica e diffusa della nostra regione. Da queste immagini così suggestive e affascinanti l’invito a tornare e a visitare Firenze e la Toscana”.
Nelle immagini di Sestini una Toscana dalla bellezza sconfinata
Dall’indimenticabile mostra di Henry Moore del 1972, il Forte di Belvedere di Firenze è diventato uno più importanti e belli spazi espositivi a cielo aperto al mondo, ma quest’anno senza un progetto espositivo, causa lockdown. Riapre in questi ultimi giorni d’estate con le foto di Massimo Sestini, vere e proprie installazioni (ognuna è grande cinque metri per tre), che diventano finestre inserite nel paesaggio e sullo skyline di Firenze.
“Anche in uno degli anni più difficili per Firenze – sottolinea il sindaco del capoluogo toscano – il Forte di Belvedere si conferma spazio civico ed espositivo dedicato all’arte contemporanea. Le foto di Massimo Sestini sono squarci inediti e d’autore sulla nostra terra che attraverso i suoi occhi riusciamo anche noi a vedere in un’ottica completamente diversa. Li regaliamo adesso ai visitatori insieme all’augurio di uscire presto, tutti insieme, da questi mesi durissimi e penalizzanti”.
Con le sue immagini così monumentalizzate, Massimo Sestini non ci presenta le classiche cartoline delle bellezze regionali, ma, sulla scia dell’aeropittura dei Futuristi, si alza in cielo per inventare con i mezzi della fotografia e gesti performativi estremi, una nozione inedita e straordinaria della fotografia di paesaggio.
A quanti raggiungeranno il Forte, occupato dalle venti opere di Sestini, sembrerà di essere su una grande astronave ad altissima quota sulla Toscana. Venti paesaggi inediti, perché decisamente non sono mai stati fotografati dalla posizione e nel modo in cui lo ha fatto lui. Ad alta quota e a perpendicolo, rispetto al piano terrestre che poi piano, come sappiamo, non è.
Massimo Sestini e le sue immagini in volo
Il titolo dice tutto. Bellezza oltre i limiti. Perché i paesaggi presentati sono di una bellezza sconfinata, anche per il genere di inquadratura con la quale sono stati ottenuti. Massimo Sestini lavora spesso in volo, su elicotteri o aerei militari, scende negli abissi, e quando il mezzo di trasporto non è sufficiente per ottenere una certa inquadratura dall’alto, inventa peripezie ginniche e trova soluzioni tecniche per spostare il suo teleobiettivo laddove nessuna mano umano può arrivare. A lui non interessa la riproduzione della realtà, quanto l’esperienza che ne facciamo grazie al modo, alla scelta tecnica e performativa da lui decisa.
“I formati giganteschi che esaltano gli sguardi impossibili e le visioni zenitali di Massimo Sestini – sottolinea il direttore di FST Paolo Chiappini – svelano la natura più intima e naturale del paesaggio toscano, al punto da scoprirne le nervature più nascoste e commoventi. Chi salirà sui bastioni del Forte non troverà una replica di quel repertorio di immagini, pur bellissime e suggestive, che hanno contribuito ad affermare in tutto il mondo il mito del paesaggio toscano. Entrerà in contatto con le parti più sconosciute e inesplorate del mito; geometrie, tonalità, volumi, chiaroscuri mai visti prima, senza alcun artificio che corrompa l’essenza più intima della Toscana, modellata dalla fatica dell’uomo e da una saggezza millenaria”.
Paesaggi toscani come quadri
Spesso i paesaggi ritratti non sono riconoscibili, sembrano quadri, con pennellate di colori diversi o composti da tessuti sovrapposti. Impasti materici che s’impongono nel loro essere astratti, richiamando alla mente opere di artisti e non luoghi reali.
E anche quando la scena fotografata è riconoscibile per quello che è – una gara ciclistica, alcuni butteri con la loro mandria di mucche, una fila di carrelli davanti al supermercato durante il lockdown o dei bagnanti su una spiaggia – le ombre proiettate accanto alle minuscole figure umane o animali, ridotte quasi a punti di colore, sembrano far germinare fantasmi sul paesaggio, e fanno pensare ai giochi creati da un’antica lanterna magica, perché alla fine anche la tecnologia più estrema può essere al servizio dell’emozione e della meraviglia, riportando chi guarda al mondo della magia e dell’infanzia.
“Sono foto che raccontano un’emozione – dichiara il direttore di Toscana Promozione Turistica Francesco Palumbo – che suggeriscono una motivazione di viaggio proprio perché la vacanza è per definizione un momento di rinascita e rigenerazione. E’ la Toscana delle esperienze autentiche e contemporanee, dai grandi attrattori ai percorsi che permettono di entrare in contatto con il territorio con forme di turismo anche più esperienziale. Il paesaggio della Toscana, la sua storia e la sua comunità sono il luogo ideale per i nuovi inizi. La mostra si inserisce così nell’ambito di un ampio progetto di promozione della destinazione che spinge il brand della Toscana, proiettandolo a livello nazionale ed internazionale”.