Sarà una vendemmia di grande qualità per il vino Montecucco, ma con un calo della quantità. A circa dieci giorni dall’inizio della raccolta del Sangiovese tra i viticoltori del Montecucco si respira grande ottimismo per la qualità delle uve, mentre per la quantità è attesa, a causa soprattutto delle scarse piogge estive, una flessione del 10-15% rispetto al 2019, che è stata un’annata record per la denominazione con oltre 22mila quintali raccolti.
Un calo di produzione dovuto alle scarse piogge estive
L’andamento stagionale nel territorio del Montecucco è stato comunque abbastanza equilibrato. “Abbiamo iniziato la campagna produttiva con una primavera regolare, senza siccità né piogge eccessive o gelate che abbiano potuto compromettere il germogliamento – commenta il presidente del consorzio Montecucco, Claudio Tipa – seguita poi da un’estate con poca pioggia, aspetto che nel Sangiovese ha certamente tirato fuori tannini e profumi importanti, garantendo anche perfetta sanità del frutto, ma che ha penalizzato il profilo quantitativo”.
Per Tipa, “dopo le piogge di inizio settembre, però, anche i parametri di vendemmia si stanno riequilibrando, contribuendo ad allungare il ciclo vegetativo e ad aumentare leggermente il volume del grappolo. Il calo delle temperature conseguente a queste piogge ha permesso la completa maturazione delle bucce e quindi ci permetterà di dilatare un po’ i tempi di vendemmia”.
Al via anche la raccolta del Vermentino
Al via in questi giorni invece la raccolta del Vermentino, che, grazie alle alte temperature di luglio e agosto, presenta una perfetta maturazione aromatica della buccia. Anche in questo caso la pioggia di inizio settembre ha ritardato il ciclo vegetativo e allungato lievemente i tempi di vendemmia, per permettere ai profumi di tornare a livello ottimale.