In Toscana la scuola ripartirà lunedì 14 settembre. Mentre altre regioni hanno derogato alla data unitaria per il ritorno sui banchi, che era stata scelta per la prima volta uguale in tutta Italia, la Toscana conferma di essere pronta alla ripresa scolastica. Come ha confermato anche questa mattina il presidente della Regione, intervistato da Radio Popolare: “il 14 di settembre la scuola in Toscana inizierà, anche perché è stato fatto un grande lavoro da parte dei presidi, degli insegnanti, dei Comuni. Sono stati individuati gli spazi, le stesse parrocchie hanno dato un contributo fondamentale, anche loro sono davvero da ringraziare.”
In aula si starà senza mascherina, salvo nei casi in cui non si può rispettare il distanziamento fisico. Questa è l’indicazione al momento del Comitato tecnico scientifico (Cts). La mascherina sarà obbligatoria durante l’ingresso e l’uscita da scuola. Ovviamente con la febbre oltre 37,5°, o con i sintomi del Covid-19, lo studente dovrà restare obbligatoriamente a casa e saranno attivate tutte le misure per verificare la presenza del virus e fare l’eventuale tampone.
Da oggi al via i corsi di recupero
Sono diversi i fronti su cui si è lavorato per la ripresa scolastica, che intanto oggi ha un’anteprima, seppur molto ridotta. Partono infatti in tutta Italia i corsi per i recuperi degli apprendimenti degli studenti, in alcuni casi in presenza in altri, per il secondo grado, a distanza, a seconda dell’autonoma scelta delle singole scuole.
Tra sanificazioni, mascherine e banchi singoli, diversi istituti italiani si preparano oggi a riaccogliere circa 1 milione di ragazzi e ragazze che seguono i corsi di recupero. Una “priorità” del governo, come ha sottolineato lo stesso premier Giuseppe Conte, e una “risorsa decisiva” per l’Italia, come ha ribadito il Presidente Sergio Mattarella.
Nei giorni scorsi il Ministero dell’Istruzione ha inviato alle scuole una nota di chiarimento nella quale ricorda tra l’altro che il recupero degli apprendimenti non è “un mero adempimento formale“, ma nasce dalla “necessità di garantire l’eventuale riallineamento degli apprendimenti dato il particolare anno scolastico vissuto da marzo a giugno dai nostri ragazzi“.
3 milioni di euro per il trasporto scolastico e accordo sulla capienza all’80%
Ieri intanto la Conferenza Unificata con gli enti locali ha sciolto il nodo di una questione che andava risolta: il trasporto pubblico in sicurezza per gli studenti che a breve torneranno a prendere bus e treni per andare a scuola. Il nuovo piano, approvato ieri, fissa all’80% la capienza massima dei mezzi, aumentando i posti a sedere e riducendo quelli in piedi. Questo limite potrà essere superato, arrivando quasi al 100%, installando “separazioni removibili” tra i sedili, come si legge nelle linee guida. La capienza massima potrà essere raggiunta solo per i tragitti che non superino i 15 minuti.
Sui mezzi sarà obbligatorio continuare a indossare la mascherina. Inoltre saranno forniti di dispenser per l’igienizzazione e dovranno essere sanificati, garantendo un ottimo ricambio d’aria.
Il governo stanzierà nella legge di Bilancio 200 milioni di euro per le Regioni e 150 per Comuni e Province per i servizi aggiuntivi di trasporto, indispensabili per l’avvio dell’anno scolastico.
“La volontà di fare il bene dei nostri ragazzi ha fatto superare polemiche e ostacoli e permesso di raggiungere un obiettivo fondamentale: permettere a tutti gli studenti di arrivare a scuola e di farlo in sicurezza” ha commentato il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia.
Per garantire il servizio di trasporto scolastico a tutti gli studenti la Regione Toscana stanzierà altri 3 milioni di euro per il periodo che va da settembre a dicembre. Le risorse aggiuntive serviranno per finanziare servizi straordinari, da svolgere anche con il ricorso ad autobus o altri mezzi privati di solito non adibiti a trasporto pubblico. Le aziende che gestiscono il servizio dovranno garantire un costante monitoraggio della domanda, informando Province, Città metropolitana e Regione sull’andamento, per consentire la migliore programmazione possibile, nel rispetto di quelle che saranno le linee guida nazionali.
A Firenze si va a scuola nelle parrocchie e alla Pergola
A Firenze nuovi spazi si apriranno alla didattica per una ripresa scolastica in sicurezza. Quattro parrocchie della città – San Gervasio e Protasio, San Francesco, Sacra Famiglia e Santa Caterina – si sono messe a disposizione per ospitare gli alunni delle scuole scuole superiori secondo le disposizioni anti-Covid.
“Il 31 luglio – ha spiegato il cardinale Giuseppe Betori – mandai un messaggino al nostro sindaco dicendo ‘ci siamo, se c’è bisogno di spazi verifichiamo’. Poi siamo andati a verificare e da parte mia c’è stata grande delusione perché il ‘grande impero immobiliare della Chiesa’, come si usa scrivere, è una realtà fatta di immobili vetusti, di strutture piccole e inadeguate pervcui delle 250 parrocchie dell’arcidiocesi siamo andati a estrarne circa una decina. Avremo voluto fare molto di più”.
Anche lo storico teatro fiorentino della Pergola ospiterà banchi, lavagne e studenti. Tre classi della scuola media Carducci faranno così lezione nel foyer della Pergola, nella sala delle Colonne e nel saloncino “Paolo Poli”. Inoltre grazie alla collaborazione con l’associazione Venti Lucenti, infatti, gli studenti faranno, oltre alle lezioni canoniche, anche attività teatrale vera e propria. Quella della Pergola sarà anche un’esperienza formativa, che durerà almeno fino a novembre.
Nel capoluogo toscano riapriranno 82 scuole, in molte delle quali sono stati realizzati appositi interventi di adeguamento anti-Covid. Uno sforzo economico superiore ai 3 milioni di euro, come ha spiegato ieri il sindaco, di cui 1,25 milioni per i lavori strutturali e più di 400mila euro per il condizionamento delle aule.
20mila i test prenotati dal personale scolastico
Intanto va avanti anche in Toscana lo screening sul personale scolastico. Sono 7.801 al momento i test sierologici volontari eseguiti presso le strutture territoriali della Asl Toscana Centro, che comprende quindi le province di Firenze, Prato, Pistoia e il comune di Empoli. Di questi solo 75 sono risultati positivi. Ad oggi sono state effettuate 20.987 prenotazioni per i test, che andranno avanti fino all’11 settembre.
La Asl ha messo a disposizione 25 sedi ambulatoriali per i prelievi e quattro laboratori per l’esecuzione del test. L’altra modalità di prenotazione del test sierologico è attraverso il proprio medico di medicina generale. Il test utilizzato non distingue i diversi anticorpi (IgG e IgM) ma è finalizzato ad individuare i negativi ed i positivi che dovranno poi effettuare il tampone naso-faringeo.