Parte sotto i migliori auspici l’annata vitivinicola del vino Nobile di Montepulciano Docg con una vendemmia stimata dagli operatori eccellente, anche se leggermente in calo di circa il 10-15%, e l’avvio, dallo scorso 10 luglio, dell’obbligo in etichetta dell’indicazione geografica “Toscana” in in tutto il mondo.
L’obbligo arriva con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea delle modifiche ai disciplinari del Vino Nobile di Montepulciano Docg, del Rosso e del Vin Santo di Montepulciano Doc. In Italia l’inserimento di “Toscana” era già obbligatorio con le modifiche approvate a gennaio dal ministero per le Politiche agricole, alimentari e forestali. Ora, ricordano dal Consorzio di tutela, i produttori hanno due anni di tempo per smaltire imbottigliamento esistente.
Un obbligo che tutela il marchio Nobile
“Con la pubblicazione delle modifiche anche a livello europeo – spiega il presidente del Consorzio del Vino nobile di Montepulciano, Andrea Rossi – si chiude un percorso lungo, ma che ha visto compatta sugli obiettivi finali tutta la base sociale”.
“Questo risultato – prosegue – va oltre alle tante iniziative internazionali intraprese dal Consorzio per la tutela del marchio, è infatti un elemento di estrema caratterizzazione del nostro prodotto”.
L’export del Nobile vola
L’export della denominazione vale il 78% diviso a metà tra Europa e Paesi extra Ue. La Germania è il primo mercato del Nobile con il 43% della quota esportazioni.
Buono il trend nei mercati asiatici, balcanici ed extra Ue con oltre il 7% delle esportazioni. Il Vino Nobile è apprezzato anche in Svizzera dove raggiunge il 14,5%. L’America, con il 22%, rappresenta il secondo mercato per export del Vino Nobile di Montepulciano.