In Toscana ci sono alcune delle architetture contemporanee più importanti d’Italia. La regione è sempre stata terreno fertile per quegli artisti e quegli architetti chiamati a cimentarsi con il rinnovamento di un paesaggio millenario e spesso considerato ‘intoccabile’ dai suoi abitanti. Non sempre, infatti, le nuove costruzioni sono state subito apprezzate dai cittadini, spesso al centro di roventi polemiche protagoniste della stampa locale.
Iniziamo il nostro ‘viaggio’ nelle architetture contemporanee partendo da Chianchiano Terme in provincia di Siena. All’interno del complesso delle Terme di Chianciano si trova il ‘Salone Nervi’ realizzato nel 1952-53 dall’architetto Pier Luigi Nervi il ‘poeta del cemento’ che ha disegnato lo spettacolare soffitto, mentre gli architetti Mario Loreti e Mario Marchi hanno realizzato il padiglione e la pensilina esterna. Nervi è anche l’autore dello Stadio Artemio Franchi di Firenze e del Teatro Politeama di Prato.
Nel 1957 viene realizzata nel golfo di Baratti, nel comune di Piombino in provincia di Livorno la ‘Casa Esagono’ dall’architetto Vittorio Giorgini. La struttura a sei spazi esagonali incastrati che ricordano la struttura di un alveare è sostenuta da sei pilastri di legno, un ripiano in cemento armato fa da base principale a tutta l’abitazione. Tutto in legno di pino, in mogano per gli incastri degli spazi abitativi. Una casa originale che ha come unico obiettivo il rispetto per l’ambiente e le sue risorse. La casa è stata la dimora estiva dell’architetto che per anni ha invitato qui i suoi amici artisti.
Tra il 1961 e il 1964 viene realizzato in Toscana uno dei capolavori dell’architettura contemporanea: la Chiesa dell’autostrada. L’autore del progetto è l’architetto Giovanni Michelucci. Fu progettata come ‘sosta religiosa’ per chi percorreva l’autostrada, per questo ha la forma della ‘tenda’ del nomade. Fu il primo esperimento totalmente innovativo di una volta ‘rovesciata’ in cemento armato. Michelucci ha realizzato in Toscana anche la Stazione Santa Maria Novella di Firenze.
Giovanni Michelucci tra il 1973 e il 1983 ha realizzato insieme a Bruno Sacchi a Colle Val d’Elsa (Siena) la sede della banca Monte dei Paschi. L’edificio spicca nel centro storico per il suo colore rosso brillante, in forte contrasto con le case che lo circondano.
Se vi trovate a Firenze e percorrete i viali principali non potrete non imbattervi nell’Archivio di Stato. Lo ha realizzato tra il 1972 e il 1988 l’architetto Italo Gamberini che si è formato nell’ambiente del primo razionalismo italiano, influenzato dalla poetica brutalista dei primi anni sessanta, ma anche dalle immagini tecnologiche dell’architettura dei primi anni settanta. L’Archivio che prima si trovava nel palazzo degli Uffizi, è stato inserito in una struttura trapezoidale che si sviluppa su quattro piani, più due interrati.
Gli anni 2000
Gli anni ’00 vedono uno straordinario fiorire di nuove architetture in Toscana. Nel 2001 viene inaugurata a Viareggio la Cittadella del Carnevale il più grande centro tematico italiano dedicato alle maschere. La struttura creata dall’architetto Francesco Tomassi, ospita i grandi carri del Carnevale. Si tratta di un vero e proprio laboratorio formato da 16 capannoni in cui gli artigiani lavorano tutto l’anno per realizzare le loro creazioni di grande impatto e originalità. I laboratori si aprono formando come un grande ventaglio nella piazza antistante.
Nel 2003 nell’area Ex-Campolmi a Prato è stato inaugurato un edificio polivalente che ospita la Biblioteca Lazzerini e il Museo del Tessuto. L’architetto Marco Mattei ha trasformato l’antica fabbrica ottocentesca “Cimatoria Campolmi” di cui si conservano ancora oggi l’alta ciminiera e una gigantesca caldaia a vapore (collocata nel museo).
La Biblioteca San Giorgio di Pistoia si trova dal 2006 nell’area ex Breda. Lo studio Pica Ciamarra Associati ha utilizzato tre grandi navate di un ex capannone industriale. Gli ambienti sono stata costruiti attorno a una grande galleria centrale dove si trova il desk di accettazione per il prestito bibliotecario e da cui si dipanano tutti gli altri spazi.
Dal 2007 la sede dell’autorità portuale a Marina di Carrara si trova nell’edificio realizzato dagli architetti Claudio Nardi e Leonardo Maria Proli. Si tratta di una grande struttura che unisce la brillantezza dell’acciaio inox, la durezza delle linee orizzontali che ricordano il mare e la morbidezza vegetale delle palme all’esterno. Il tutto sormontato da una struttura bianca ad angolo retto.
Nel 2008 si è concluso a Montecatini Terme il recupero dell’area Ex Kursaal. Lo spazio ridisegnato dall’architetto Aldo Rossi e lo studio M+S Architetti vede una nuova torre centrale in cui sono stati collocati ristoranti, uffici, negozi e un cinema sotterraneo.
É stato definito uno degli edifici più brutti del mondo. Stiamo parlando del Palazzo di Giustizia di Firenze che ‘sconta’ ancora oggi l’iter lungo e problematico della sua realizzazione. Il progetto dell’architetto Leonardo Ricci infatti risale agli anni ’70. Ma i lavori iniziarono solo nel 2000 per concludersi nel 2012. Il Palagiustizia dedicato a Piero Calamandrei è un complesso colossale realizzato dal restauro dell’ex area Fiat. É lungo 240 metri e largo 146, con una torre di 72 metri, una delle più alte della città. É il secondo più grande palazzo di Giustizia italiano dopo quello di Torino.
Il giovane studio toscano MDU Architetti nel 2013 ha inaugurato la sede della Camera di Commercio di Prato. La struttura originalissima presenta veri e propri ‘tagli’ da cui si accede alla grande corte interna.
Nel 2014 è stato inaugurato a Firenze il nuovo Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. La nuova ‘casa della musica’ fiorentina è stata realizzata dall’architetto Paolo Desideri dello Studio ABDR e ha ricevuto nel 2014 il Premio Nazionale come miglior opera di architettura realizzata in Italia negli ultimi 5 anni. Si trova a due passi dalla stazione Santa Maria Novella e all’inizio del polmone verde della città il Parco delle Cascine. La torre scenica visibile da ogni lato è alta ben 35 metri. La struttura è dotata anche di una ‘cavea’ esterna per i concerti nel periodo estivo.
Il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato fu realizzato tra il 1978 e il 1989 dall’architetto Italo Gamberini. É la prima architettura realizzata in Italia per contenere opere d’arte contemporanea. Nel 2016 è stata inaugurato l’ampliamento di Maurice Nio. L’architetto ha raddoppiato lo spazio espositivo ‘agganciando’ alla vecchia struttura una sorta di enorme ciambella dorata che le hanno valso il soprannome di ‘navicella spaziale’ da parte dei cittadini affascinati dal progetto.
L’ultima struttura di cui vi parliamo è l’Atelier “SpazioXTempo”, realizzato a Montelupo Fiorentino dall’architetto Toti Semeraro tra il 2007 e il 2017. La struttura è l’atelier dell’artista empolese Marco Bagnoli. All’interno e all’esterno sono collocate le opere dell’artista.
Per approfondire:
http://www.architetturatoscana.it