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La Scuola Sant’Anna di Pisa quarta al mondo tra le giovani università

L’università d’eccellenza pisana spicca nella classifica di Times Higher Education che valuta le istituzioni universitarie con meno di 50 anni di vita

La Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa è quarta a livello mondiale nella classifica delle giovani università, diffusa da THE – Times Higher Education, che valuta le performance delle giovani istituzioni universitarie, fondate da meno di 50 anni. Si tratta del suo migliore risultato ottenuto nel Times Higher Education – Young University Rankings 2020, con un consolidamento nella “top ten” delle giovani università, che pone la Sant’Anna (settima nello stesso ranking del 2019) nelle posizioni di vertice.

La Sant’Anna è quindi prima tra le italiane e seconda in Europa, dopo la Paris Sciences et Lettres – PSL Research University Paris. L’annuncio è arrivato durante la conferenza di presentazione, per riflettere sulle potenzialità che possono esprimere le giovani università e che si è svolta in diretta mondiale sotto forma di webinar, con la partecipazione di Sabina Nuti, rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna; Kate Mc Grath, vice rettore alla ricerca della Sydney University of Technology; Jaume Casals, rettore della Universitat Pompeu Fabra di Barcellona, Nick Fowler, Chief Academic Officer di Elsevier come moderatore.

Elsevier è partner di Times Higher Edication (THE) e fornisce i dati per la compilazione del ranking attraverso la banca dati Scopus. Il Wall Street Journal è stato media partner della conferenza. Per compilare la classifica delle giovani università, gli analisti di THE – Times Higher Education, hanno utilizzato gli stessi parametri di quello generale, valutando in particolare la formazione, la ricerca (attraverso il numero e il “peso” delle pubblicazioni e il relativo numero di citazioni), il trasferimento tecnologico, l’apertura internazionale. Questi e altri indicatori, sottolineano gli analisti di THE, “sono stati ponderati per riflettere le speciali caratteristiche delle istituzioni universitarie più giovani, come la loro dinamicità e la propensione all’ulteriore sviluppo”.

“È un risultato davvero significativo – commenta Sabina Nuti – di cui siamo fieri. La Scuola Superiore Sant’Anna è un ateneo giovane perché conta poco più di 30 di vita ma è giovane anche per la composizione del suo corpo docente, dove i ricercatori e assegnisti contribuiscono con il loro impegno ed entusiasmo ai risultati eccellenti nel campo della ricerca e della formazione. Questo risultato ci responsabilizza ancora di più nel nostro lavoro nell’ambito del sistema universitario italiano al servizio del Paese”.

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