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Riaprono i ‘giardini della bizzarria’: visite gratuite nelle ville medicee

Dal 12 giugno la riaprono in successione la Villa medicea di Cerreto Guidi e il suo giardino e i giardini della Villa medicea di Castello e della Villa medicea di Petraia

Villa medicea di Castello

La Direzione regionale musei della Toscana del Mibact prosegue il piano di riapertura graduale dei suoi 49 musei e luoghi della cultura con tre delle prestigiose Ville medicee patrimonio Unesco. A partire da venerdì 12 giugno il Giardino e la Villa medicea di Cerreto Guidi e i Giardini della Villa medicea di Castello e della Villa medicea di Petraia accoglieranno nuovamente grandi e piccoli nei loro meravigliosi, ampi e ariosi spazi proprio all’inizio dell’estate, nel periodo di maggior rigoglio delle straordinarie varietà botaniche delle collezioni medicee. La riapertura rispetta tutte le norme di sicurezza previste per i visitatori, il personale, gli ambienti e le opere, in linea con le indicazioni del Comitato tecnico scientifico nazionale.

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Le ville saranno sempre a ingresso gratuito ed esclusivamente su prenotazione, con un ricco e articolato calendario di visite e percorsi narrativi dal titolo “I giardini della bizzarria” realizzato col sostegno di Unicoop Firenze e in collaborazione con Stazione Utopia. Il direttore e i curatori delle ville, lo staff, insieme a guide e specialisti, presenteranno percorsi narrativi e sensoriali per i più piccoli e visite tematiche dedicate ai giardini fra storia, arte, architettura, paesaggio e botanica. Le visite guidate, su richiesta, potranno essere anche nella lingua dei Segni Italiana.

I giardini medicei rappresentano un vero e proprio microcosmo attorno a cui ruotava la vita di corte. In questi luoghi i Medici prima, i Lorena e i Savoia poi si dedicarono alle proprie passioni: l’arte e il mecenatismo, la vita nella natura e la caccia, la convivialità e le arti decorative, ma non solo. I giardini furono anche luoghi di sperimentazioni botaniche, alcune delle quali tuttora conservate nel Giardino della Villa di Castello, come la celebre bizzarria, una varietà di agrume che risale al XVII secolo, incrocio tra arancio amaro, limone e cedro.

“Il progetto di riapertura vuole favorire una nuova modalità di visita lenta – afferma Stefano Casciu, Direttore regionale musei della Toscana – per restituire in sicurezza al pubblico e ai cittadini questi meravigliosi spazi di bellezza. Siamo convinti che la scommessa sia ripartire dal turismo di prossimità, che è lo scenario che si delinea per l’estate che viene, e che può essere oggi la prima visione strategica per la valorizzazione dei beni culturali e del territorio”.

Le prenotazioni sono già attive sul sito della Direzione regionale musei della Toscana www.polomusealetoscana.beniculturali.it e di Stazione Utopia www.stazioneutopia.com/giardinidellabizzarria

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