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Sei Comuni, un progetto e il fiume Elsa: al via ‘Oltre i Confini’

Entra nel vivo il percorso verso il contratto di fiume per l’Elsa. Oltre alle amministrazioni, coinvolti anche due partner esterni, tra cui l’Università di Firenze, e i cittadini

La sua acqua veniva sfruttata per far girare i mulini prima, poi le cartiere e le ferriere dopo. Varie leggende hanno il fiume Elsa come protagonista, secondo una di queste le sue acque darebbero nascondiglio ad un carro armato della Seconda Guerra Mondiale caduto dalla cascata oggi nota come il “tonfo del carro” e mai più ritrovato.

Il fiume Elsa, lungo 63 km, nasce a Siena, nel comune di Sovicille, percorre la valle cui dà il nome e poi si getta in Arno vicino a San Miniato. Proprio l’Elsa è al centro di un piano di sviluppo territoriale che vede coinvolti i Comuni di Colle Val d’Elsa, Poggibonsi, Barberino Tavarnelle, San Gimignano, Certaldo, e Castelfiorentino. 

“Oltre i Confini – Verso il contratto di Fiume Elsa”, questo il titolo del progetto, ha vinto nel 2019 il bando regionale per i contratti di fiume e adesso è arrivato il momento di dare avvio all’iter che, alla fine, impegnerà le sei amministrazioni alla firma di un protocollo giuridico per la rigenerazione ambientale del bacino idrografico del corso d’acqua.

All’interno del progetto generale le amministrazioni saranno chiamate a sviluppare idee che potranno avere a che fare con l’accessibilità, il contenimento idraulico, ma anche con la valorizzazione culturale e il turismo sostenibile.

Il coinvolgimento riguarda anche i cittadini protagonisti a tutto tondo del percorso partecipativo che si svolge anche online. È stata infatti aperta una pagina Facebook e lanciato un questionario nel quale si cerca di capire e indagare il rapporto della comunità con il fiume e con il territorio che lo circonda: ‘Quando vai sul fiume, qual è il tuo posto preferito?’ e ancora: ‘Quali sono secondo te le azioni più importanti da fare per valorizzare il fiume?’.

Il progetto durerà circa due anni e in questo biennio le amministrazioni saranno affiancate da due parter esterni, il Laboratorio di Regional Design dell’Università di Firenze e l’associazione Narrazioni Urbane che avrà il compito di coinvolgere associazioni e cittadini nell’elaborazione delle proposte.

“L’obiettivo comune è ritrovare una visione condivisa del fiume e metterla in valore, oltre ad una sua fruizione quotidiana: percorsi ciclabili e pedonali, sport, pesca, escursionismo, cura del fiume, tutela/qualità delle acque e dell’ambiente, messa in sicurezza del fiume stesso – ha commentato Andrea Marrucci, sindaco di San Gimignano, città tra le capofila del progetto – La consideriamo una buona occasione per promuovere l’alta formazione e la ricerca, oltre che per promuovere nuove scelte strategiche per un turismo più consapevole, soprattutto post covid19, con il duplice beneficio della valorizzazione del nostro patrimonio e dell’attivazione dal basso di nuove economie”

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