La prima regola generale è la distanza di sicurezza obbligatoria tra le persone per ridurre il rischio di contagio: è un metro ma in Toscana continua ad essere raccomandato il metro e ottanta e in caso di attività sportiva i metri diventano due. Seconda regola: obbligo di mascherina al chiuso in locali accesibili al pubblico (non importa se pubblici o privati) ma anche all’aperto nel caso sia impossibile mantenere la distanza.
“I protocolli sono il risultato di un doppio confronto – spiega l’assessore alla presidenza Vittorio Bugli – da un lato con le associazioni di categoria e gli operatori e dall’altro con la Conferenza delle Regioni. Confrontarsi con gli operatori è stato utile, chi meglio di loro conosce infatti le problematiche quotidiani a cui far fronte. L’obiettivo era contemperare sicurezza e economicità delle singole attività. E forti di questo confronto la Toscana ha potuto dare a livello nazionale un contributo importante su più settori”.
La nuova ordinanza riguarda le strutture ricettive all’aperto come i campeggi e i villaggi turistici, gli stabilimenti balneari e i parchi a tema, che avrebbero già potuto riprendere l’attività ma erano privi di linee guida del tutto definite.
Interessa anche l’attività di circoli culturali e ricreativi, le terme e i centri benessere, che al momento erano chiusi ed ora potranno riaprire adottando le nuove disposizioni previste. L’ordinanza definisce pure linee guida pure per stage o attività pratiche di corsi di formazione, che ora potranno riprendere.
Potranno riaprire anche le aree giochi per bambini: l’importante sarà mantenere la distanza di un metro tra le persone e mettere a disposizione dispenser di gel igienizzante per la frequente pulizia delle mani. Gli ambienti dovranno essere puliti giornalmente.
Campeggi e villaggi, tre metri di distanza
Addio ai campeggi dove i confini tra una piazzola e l’altra non sono sempre chiari. In tempo di emergenza Covid è necessario che tutte le piazzole siano ben delimitate e che tra gli ingressi di tende, roulotte o camper confinanti, se frontali, ci stiano almeno tre metri. Potranno essere di meno in presenza di barriere.
Un metro e mezzo è la distanza minima invece tra pertinenze ed accessori come tavoli, sedie o lettini, anche di spazi comuni. La pulizia è affidata al singolo. Nel caso di bungalows od altre strutture in affitto ogni volta che cambi l’equipaggio gli ambienti dovranno essere sottoposti ad igienizzazione e disinfezione, suppellettili comprese. Anche le postazioni di lavoro dovranno essere pulite alla fine di ogni turno. Regole precise anche per l’accesso ai bagni comuni: pulizia almeno due o tre volte al giorno e poi in funzione degli ospiti nel campeggio, entrate ed uscite separate, accessi limitati in modo che sia sempre mantenuta la distanza di un metro tra le persone.
Spiagge, dieci metri quadri ad ombrellone e pallone vietato
Parola d’ordine in spiaggia: evitare gli assembramenti. Vale per le aree attrezzate ma anche per quelle libere. Così nelle linee guida si invita a riorganizzare gli spazi per l’accesso agli stabilimenti balneari in modo ordinato, si punta a favorire l’ampliamento delle zone d’ombra e viene consentita la consumazione di cibi e bevande sotto l’ombrellone per ridurre le presenze al bar e al ristorante. Le spiagge cambieranno decisamente aspetto, ma torneranno ad animarsi.
Ogni ombrellone o qualsiasi altro sistema di ombreggio dovrà disporre di almeno 10 metri quadri: la misura non cambia a seconda se la spiaggia sia allestita per fila orizzontali o a rombo. Lettini e sedie sdraio al di fuori degli ombrelloni dovranno essere distanti almeno un metro e mezzo. Naturalmente dovranno essere oggetto di pulizia e disinfezione ogni volta che cambieranno gli occupanti, così come avverrà per le cabine. Per i bagni valgono le regole dei campeggi. Giocare a pallone sarà purtroppo impossibile, come come qualsiasi altra attività ludico-sportiva di gruppo. Si salvano racchettoni ed altri sport individuali come surf, windsurf e kitesurf.
I bagnini potranno sottoporsi ai test sierologici della Regione gratuitamente.
Terme e centri benessere
Terme e centri benessere applicheranno in parte le misure già previste per gli stabilimenti balneari (dieci metri quadri ad ombrellone, un metro e mezzo di distanza tra le attrezzature) e in parte quella degli estetisti. Per le vasche termali dove si potrà nuotare l’indice di affollamento sarà lo stesso delle piscine, ovvero una persona ogni sette metri quadri, ma dove l’uso non è natatorio potranno bastare quattro metri quadri. Bagno turco e sauana, laddove non ad uso esclusivo di camere per ospiti, non potranno essere utilizzati. I trattamenti inalatori si potranno invece fare, salvo quelli in forma collettiva come l’antroterapia in stufa o grotta o le inalazioni a getto di vapore.
Corsi di formazione
Via libera alle prove pratiche dei corsi di formazione, esami compresi. L’importante sarà disinfettare le attrezzature dopo ogni uso, usare le mascherine e mantenere le distanze. Si potranno anche riprendere gli stage in azienda, adottando i protocolli di sicurezza delle singole strutture.
Circoli culturali
Circoli culturali e ricreativi potranno riprendere le loro attività, dalla tombola ad esempio alla presentazione di libri o serate a tema, privilegiando quelle a piccoli gruppi e all’aria aperta. Come per i ristoranti, dovranno tenere un registro quotidiano delle presenze da conservare per due settimane.
Parchi di divertimento, prenotazioni per evitare le code
Mascherina obbligatoria nei parchi a tema, anche in quelli acquatici ma non nel momento in cui si utilizzano le piscine e le altre attrazioni con acqua. Va da sé però che in fila per salire sugli scivoli e in piscina, quando si è senza mascherina, si dovrà stare distanti almeno un metro e se sarà un metro e ottanta sarà ancora meglio. Sono esentate, non solo nei parchi di divertimento, le persone che fanno parte dello stesso nucleo familiare.
Per evitare le file all’ingresso si chiede di incentivare prenotazioni e pagamenti on line: per rintracciare invece velocemente i contatti nel caso di contagi dovrà essere tenuto un elenco con i nomi di almeno un componente per ciascun gruppo. Dispenser di gel igienizzante dovranno essere disponibili all’accesso ad ogni area ed attrazione, dove l’obbligo di distanziamento potrebbe portare ad una riduzione dei posti. Lettini, sedie a sdraio, gonfiabili, mute, audioguide ma anche gli armadietti dovranno essere disinfettati ad ogni cambio di persona o nucleo familiare.
Nei parchi avventura le imbragature di sicurezza si dovranno indossare evitando il contatto diretto con la pelle scoperta e i caschetti dovranno essere disinfettati dopo ogni utilizzo.
“Gli addetti ai lavori – racconta Bugli – dicono per organizzarsi forse avranno bisogno di un mese. Ma finalmente potranno riaprire”.
Ristoranti, le novità nel protocollo delle Regioni
Quanto alle linee guida comuni adottate dalla Conferenza delle regioni, per i ristoranti rimane il divieto della consumazione a buffet in modalità self-service (ma se ci sarà un cameriere a servire, il buffet si potrà fare) e tra ogni seduta ci dovrà essere la distanza obbligatoria di un metro, salvo la presenza di barriere tra i tavoli. Le regole si applicano anche a ristoranti e bar di campeggi, piscine parchi a tema. Si potrà consumare al banco, ma sempre sei i clienti potranno starsene distanti almeno un metro l’uno dall’altro. Un registro della prenotazioni dovrà essere conservato per almeno due settimane.
Al chiuso si invita a favorire il ricambio d’aria ma ad escludere (se tecnicamente possibile) la modalità di ricircolo in presenza di impianti di condizionamento. I menu dovranno essere plastificati, per essere disinfettati dopo ogni uso al pari dei tavoli: altrimenti consultazione on line sul proprio cellulare.
Tatuatori come estetisti
Sui servizi alla persona i tatuatori sono inseriti nello stesso protocollo di parrucchieri ed estetisti: anche per loro obbligo di prenotazione (e gli esercenti dovranno conservare i nominativi per due settimane). Potranno accedere anche più clienti per volta, ma tra ogni postazione ci dovrà essere almeno un metro. Estetisti e tatuatori dovranno indossare visiera protettiva e mascherina FFP2 senza valvola: non basterà dunque una semplice mascherina simil-chirurgica, sufficiente ai soli clienti.
Locazioni brevi e piscine
Quanto agli alberghi, rispetto alle misure già note ed adottate si potrà d’ora in poi non indossare la mascherina nelle aree comuni all’aperto se è possibile stare ad oltre un metro di distanza. Altra novità riguarda le locazioni brevi di appartamenti: le linee guida che fino ad oggi valevano per gli alberghi sono estese nel protocollo delle Regioni anche a loro.
Nel protocollo sull piscine sono state reinserite anche quelle che utilizzano acqua di mare, finora escluse dalle comuni linee guida: la soglia massima di utenti rimane al momento, in base alle norme nazionali, quella una persona ogni sette metri quadri (anche nelle vasche dove non si nuota ma si gioca).