Da oggi San Gimignano riapre al pubblico i tesori dei suoi Musei Civici, con la possibilità di visitare, ad eccezione dei mercoledì e giovedì, il Palazzo Pubblico, la Pinacoteca e la Torre Grossa.
Un solo biglietto, ridotto momentaneamente a 7 euro a persona, per poter accedere al cosiddetto Palazzo del Popolo o Palazzo nuovo del Podestà, con la Sala del Consiglio dove Dante Alighieri fu ricevuto nel 1299 come ambasciatore della Lega Guelfa, affrescata da Azzo di Masetto e impreziosita dalla Madonna in Maestà, dipinta nel 1317, da Lippo Memmi, seguace di Simone Martini.
Al secondo piano si trova la Camera del Podestà, con le celebri narrazioni che presentano scene d’amore, ed esempi di moralità. Gli affreschi, realizzati nei primi anni del Trecento, sono attribuiti a Memmo di Filippuccio, padre di Lippo.
Sempre al secondo piano, la Pinacoteca che offre un percorso storico artistico caratterizzato dalla presenza di pittori senesi e fiorentini che dalla fine del Duecento e per tutto il Quattrocento si alternarono in città: tra i maggiori si ricordano Filippino Lippi con una coppia di tondi con l’Annunciazione, Benozzo Gozzoli, Benedetto da Maiano, Pinturicchio.
Completa l’itinerario di visita, la salita alla Torre Grossa, la più alta di San Gimignano da cui è possibile ammirare un panorama unico sulla campagna toscana e sulla città.
Rimarranno per il momento chiusi al pubblico la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, la Spezieria di Santa Fina, il Museo Archeologico e la chiesa di San Lorenzo in Ponte. La riapertura dei Musei Civici di San Gimignano è stata resa possibile grazie all’applicazione di tutti i protocolli di sicurezza e all’introduzione dell’app gratuita The Right Distance, un’applicazione per smartphone che, senza alcuna informazione personale relativa alla privacy, consentirà di mantenere la giusta distanza dagli altri visitatori.