Dopo quasi 50 giorni passati chiusi in casa lo stress e la preoccupazione per il futuro ci portano ad essere più nervosi del solito. Spesso è facile puntare il dito verso qualcun altro nel tentativo di trovare un colpevole per quello che stiamo passando a causa del Coronavirus. Per contrastare tutto questo Letizia Neri ha pensato di fare una vera e propria campagna di “solidarietà casalinga”. L’idea è di promuovere un tipo di azioni accessibili a tutti coloro che credono di poter fare la differenza anche con piccoli gesti.
Letizia ha inventato così dei buoni virtuali da regalare ad amici e parenti che possono essere di vario tipo: un abbraccio, una ricetta, una ‘cosa buffa’, qualcosa da leggere, una fotografia, una canzone, un momento di ascolto. Piccoli atti d’amore, pensieri per stare vicini anche se solo virtualmente alle persone a cui vogliamo bene. Usarli è semplice, basta scegliere nel sito web le immagini che sono più affini con il tipo di solidarietà che si vuole offrire. Poi basta salvarle sul telefono o sul computer e condividerle sui social network insieme a una frase che incentivi chi ne ha bisogno a contattarti. I ’buoni’ in futuro diventeranno dei box ‘reali’ con dei kit di solidarietà.
sfoglia la galleryLetizia Neri ci ha detto: “In giro c’è molta paura perchè non sappiamo cosa sta succedendo. Quando la situazione è confusa e siamo immersi dentro il problema, lo stiamo vivendo, è difficile avere una visione chiara. Ci sono delle domande che purtroppo per ora non hanno una risposta, ci sono ricerche e studi ancora in atto e quindi spesso la testa inizia a darsi delle risposte da sola. Ho notato che ogni volta che apro Facebook la gente si da contro, è una ricerca continua di un colpevole, rientra anche questo nel tentativo di dare un senso alle cose. Essendo un virus, non una cosa visibile, si cerca di costruire una realtà che abbia senso, per dargli un ordine, perchè tutti noi viviamo nella confusione.”
È per questo che è nata l’idea dei ‘buoni’?
Inizialmente è una cosa nata quasi per caso, in maniera artigianale. Durante la quarantena purtroppo ho perso il mio cane che è stato 15 anni con me, ero molto legata a lui. In passato ho avuto anche altri due lutti in famiglia mio babbo e mio fratello, per me il cane è stato un qualcosa a cui aggrapparmi in questi momenti difficili, mi ha aiutato a uscire di casa. In questo periodo è stato difficile dover fare a meno anche di lui. Una sera parlavo con un mio amico e mi disse: ‘mi sento un po’ strano, avrei bisogno di un abbraccio’. Allora iniziai a fare questi disegni e li ho mandati ai miei amici, come un biglietto per dire ‘io ci sono, ci vediamo presto’. Tutto è accaduto per passare il tempo di un sabato sera. Poi ho condiviso su Facebook i buoni e le persone hanno iniziato a chiedermi il permesso per usarli, allora ho deciso di fare anche il sito per spiegare meglio il progetto e com’è nato. Ho esperienza in questo settore perchè ho lavorato in agenzie di marketing digitale, non partivo proprio da zero.
In un momento così difficile per tutti noi ci sono due strade l’odio oppure l’amore, hai scelto la via dell’amore
Non è facile, stavo pensando anche adesso di rispondere a un articolo su Facebook ma poi ho pensato chi me lo fa fare? La gente è incazzata, non vede l’ora di darti contro. Io stessa a volte sono molto arrabbiata, sono confusa, infastidita, ma cerco sempre di prendere tutto con filosofia e di pensare che per me questo è un momento di crescita.
Io ero molto scettica all’inizio della quarantena sulla mia crescita personale, invece in due mesi devo ammettere che ho capito che forse vivo molto meglio con i ritmi di adesso, più lenti, anche se odio la situazione che stiamo vivendo
Io sono dello stesso parere. Ho avuto tanto tempo per pensare, uno si trova solo a fare bilanci perchè ha tanto tempo. Già dall’estate scorsa sono in una fase di cambiamento, ho sempre lavorato nel mondo della Comunicazione online, con tanta fatica perchè è un mondo molto precario svalutato. Dopo un po’ di esperienza in questo settore mi sono resa conto che le giornate passate davanti al computer non mi danno soddisfazione, continuavo a lottare per delle cose in cui non credevo più. Sto iniziando a cambiare percorso, vorrei dedicarmi al sociale. Non è un caso che sia nato anche il progetto dei ‘Buoni’, ho bisogno di fare qualcosa per gli altri.
La quarantena oltre ad aver portato tanti problemi, porterà anche dei doni, spero
Per chi lo vuole sì, è un’occasione per fare un bilancio e chiedersi: cosa tengo? Cosa lascio? C’è anche chi invece non si è fermato a riflettere. Se uno vuole evolvere e cambiare in meglio sì. Per chi non coglie questa occasione la quarantena sarà solo un castigo.
I buoni sono scaricabili qua: https://solidarietacasalinga.it/download/