Sulla riapertura delle scuole c’è diversità di posizioni. Chi predilige un ritorno sui banchi a settembre (auspicato da più parti) e chi invece – come il sindaco di Firenze Dario Nardella – chiede invece al Governo di ‘valutare con grande attenzione, in modo più approfondito, la questione della riapertura delle scuole, confrontando questa misura con la riapertura delle attività’.
Nardella spiega poi – nel corso di una diretta Facebook che – ‘Firenze è disposta a collaborare con il Ministero della pubblica istruzione per sperimentare forme di riaperture anche delle scuole’.
Il sindaco ha ammonito che la riapertura delle aziende il prossimo 4 maggio rischierà di mettere in difficoltà le famiglie. ‘I genitori che hanno figli non possono stare da soli a casa o stare con i nonni – ha detto Nardella – altrimenti ricominciamo con il contagio. E i genitori, in una situazione del genere, non possono certo permettersi baby sitter. Non ci si può porre solo il problema di riaprire gli uffici ma anche di riaprire nidi, materne e scuole dell’obbligo’.
Il primo cittadino è poi tornato a parlare della ‘Fase 2’ e sulla riprese del mondo produttivo. Dopo un incontro con i rappresentanti delle categorie economiche – tenutosi ieri con gli assessori Gianassi, Del Re e Vannucci – Nardella ha le idee chiare su cosa chiedere a Regione e Governo, a partire dalla possibilitòà di consentire la vendita da asporto di alimenti anche a ristoranti, bar, locali, artigiani alimentari. ‘E’ una misura che sarebbe opportuno adottare su scala regionale con l’appoggio giuridico del governo e del ministero dello sviluppo economico’, ha detto il sindaco.
Infine – riguardo a quali aziende riapriranno Nardella chiosa ribadendo che – da sindaco – ‘non posso che chiedere al Governo di essere chiaro, deciso, di fare presto e bene le cose che annuncia”.