Quattro musei del territorio fiorentino con le loro collezioni sono da oggi visitabili online su ‘Google Arts & Culture’. Grazie all’impegno della Fondazione CR Firenze infatti sono state digitalizzate e rese visibili online su questa piattaforma oltre 560 opere, ma anche mostre e tour virtuali a 360 gradi, della Fondazione Scienza e Tecnica e di Casa Buonarroti a Firenze, dei musei di Fiesole e infine di Palazzo Pretorio e Casa Boccaccio a Certaldo.
Queste quattro istituzioni museali sono risultate vincitrici della prima edizione del Bando Laboratori Culturali, il programma che Fondazione CR Firenze mette a disposizione dei musei del territorio per supportarne l’innovazione digitale e per potenziarne l’identità online. Nel bando, oltre a un contributo economico per la realizzazione dei progetti di innovazione, ai vincitori era destinata anche un’ulteriore premialità: il supporto di un professionista esterno, esperto in digitalizzazione, che ha aiutato queste istituzioni a condividere i loro tesori sulla piattaforma ‘Google Arts & Culture’.
Si possono così visitare online il Museo Bandini di Fiesole, che ospita dipinti e terrecotte dal Medioevo al Rinascimento, ma anche il Museo archeologico di Fiesole con i suoi reperti etruschi e romani rinvenuti nell’Area archeologica.
E ancora esplorare la casa natale di Giovanni Boccaccio a Certaldo e ammirare la mostra virtuale “Decameron per immagini”, dove sono raccolte le illustrazioni di diversi artisti contemporanei alle celebri novelle, mentre nella sezione dedicata alla Fondazione Scienza e Tecnica di Firenze si può visitare “L’erbario della Marchesa” che presenta l’attività scientifica di una naturalista della seconda metà dell’Ottocento, Marianna Panciatichi Ximenes d’Aragona Paulucci.
Un’attenzione verso il web e le nuove tecnologie, intese come motore di potenziamento delle realtà culturali e museali che è, da tempo, al centro delle programmazioni istituzionali della Fondazione e che, con l’estensione delle norme di sicurezza causate dall’emergenza Covid19 e la chiusura temporanea di molti di questi luoghi, è oggi più che mai attuale. È infatti una modalità per rompere ‘virtualmente’ il loro isolamento fisico e permettere la fruibilità, anche se parziale, del prezioso patrimonio d’arte.