Le Gallerie degli Uffizi di Firenze riaprono al pubblico: giovedì 28 maggio è in programma l’apertura di Palazzo Pitti e mercoledì 3 giugno sarà la volta degli Uffizi. Lo ha annunciato il direttore Eike Schmidt in occasione, questa mattina, della riapertura del Giardino di Boboli.
“Anche se eravamo pronti su tutta la linea – ha detto Schmidt – abbiamo declinato queste aperture seguendo alla lettera le indicazioni del comitato tecnico scientifico: prima i musei all’aperto, come Boboli, quindi quelli piccoli, con meno di centomila visitatori all’anno, infine i più grandi , come gli Uffizi. Ovviamente abbiamo predisposto tutte le misure previste in funzione antiCovid e tese a garantire il distanziamento sociale”.
Il direttore Schmidt ha poi detto che con l’apertura di Palazzo Pitti si aprirà anche la mostra dedicata a Giovanna Garzoni: il 28 maggio “quindi riapriamo non solo il museo, ma anche una bellissima mostra che doveva originariamente aprire il giorno dopo la chiusura” dei musei per l’emergenza sanitaria.
Oggi intanto dopo oltre dieci settimane di chiusura per l’emergenza Coronavirus ha riaperto alle visite il Giardino di Boboli, accessibile sia dall’ingresso di Palazzo Pitti, sia attraverso la porta di Annalena tutti i giorni della settimana (dalle 8,45 alle 18,15).
I visitatori hanno così potuto tornare ad ammirare le meraviglie paesaggistiche e architettoniche di uno dei più antichi e splendidi esempi di giardino all’italiana, che accoglie, tra i suoi viottoli immersi nel verde, una vasta collezione di piante e fiori rari ed oltre 300 sculture risalenti all’età classica, al Rinascimento e al Barocco.
Il direttore Schmidt ha dichiarato che questa mattina “abbiamo avuto già oltre 70 cittadini fiorentini che sono venuti fino a mezzogiorno, ricordo che i cittadini fiorentini entrano gratis attraverso la porta di Annalena. E abbiamo avuto anche 55 visitatori paganti, tra cui una persona che è venuta stamani appositamente per questo momento da Massa Carrara e un visitatore con l’abbonamento annuale. Volevo anche annunciare – ha concluso – che ora apriamo scaglionati e quindi gli abbonamenti annuali saranno tutti prorogati di 80 giorni”.
All’interno del giardino valgono tutte le norme nazionali e regionali per contrastare la diffusione del Covid-19: è vietato l’ingresso a persone con la temperatura oltre 37,5 gradi, è obbligatorio l’utilizzo della mascherina, è necessario mantenere la distanza interpersonale di almeno 1,80 metri, sono vietati assembramenti, i gruppi non possono eccedere il numero di dieci persone e le guide turistiche devono sempre utilizzare microfono e auricolari.
La Grotta del Buontalenti e il Museo delle Porcellane rimarranno chiusi per adesso, mentre l’area della Botanica Superiore, con le sue meravigliose piante acquatiche, resterà aperta ogni mattina da lunedì a venerdì dalle 10 alle 13.
“La riapertura dei battenti di Boboli cui seguiranno poi le aperture di Palazzo Pitti e degli Uffizi, sono un messaggio di speranza e di rinascita non solo per Firenze ma per il mondo intero, perché Firenze è davvero patrimonio dell’umanità” ha sottolineato il sindaco del capoluogo toscano Dario Nardella presente questa mattina alla riapertura del giardino di Boboli. Nardella ha detto di credere “nel concetto di rinascita, anche perché richiama il Rinascimento e non a caso il Rinascimento di Firenze nacque sulle ceneri della terribile peste del 1347-48. Firenze può rinascere, deve rinascere ed è giusto che rinasca con la cultura”.