Dr. Vranjes Firenze, lo storico marchio fiorentino che produce profumi ed essenze per l’ambiente, si è riconvertito per fronteggiare l’emergenza sanitaria del Coronavirus. L’azienda guidata dal maestro profumiere Paolo Vranjes dopo aver messo in sicurezza di tutti i dipendenti con le loro famiglie ha sentito fortemente il bisogno di mettere il proprio know-how al servizio della comunità e dare un contributo a chi ogni giorno lotta, anche a rischio della propria vita, per sconfiggere questo nemico invisibile.
L’azienda si è messa così a produrre gel igienizzante mani, da distribuire gratuitamente a strutture sanitarie e ospedaliere. “Tutto il nostro paese è in difficoltà e noi non possiamo solo guardare: dobbiamo rispondere concretamente con i nostri mezzi – spiega Paolo Vranjes – per questo e per sopperire alla grave carenza di gel mani, abbiamo attuato una nuova organizzazione e riconvertito la maggior parte delle linee produttive per creare e confezionare su scala semi-industriale un gel mani igienizzante, anche profumato”.
Per sostenere questa speciale produzione, l’azienda ha scelto di sfruttare il potere antibatterico delle sue essenze più conosciute e di materie prime come l’alcool etilico che, unite alle competenze scientifiche del dottor Paolo Vranjes e del suo staff, garantiscono la massima affidabilità e qualità del prodotto. L’azienda ha già ricevuto diverse richieste di produzione di gel mani igienizzante dalle unità sanitarie toscane e da alcuni comuni e produrrà a titolo di donazione fino al limite delle proprie capacità. Qualunque ente o struttura ospedaliera e assistenziale dovesse averne bisogno, può farne richiesta scrivendo all’indirizzo mail info@drvranjes.it.
“Il nostro pensiero va a medici, infermieri e tutti gli operatori sanitari ed a tutte le persone che, giorno dopo giorno, sono in prima linea a combattere anche per noi – conclude Paolo Vranjes – ora dobbiamo rimanere uniti e non chiudere i nostri cuori per superare questo momento insieme e questi sono i sentimenti che dobbiamo mantenere nel dopo emergenza, così da ritrovarci tutti più forti di prima.”