“La tradizione del nuovo” questo è il motto scelto per presentare il cartellone dell’87esima edizione del Festival del Maggio Musicale Fiorentino.
In tutto saranno 10 opere liriche (dei quali 6 con nuovo allestimento), 25 concerti sinfonici e corali, 2 balletti, l’opera per i ragazzi, il ciclo domenicale di concerti alle 11 e altri appuntamenti fuori abbonamento.
Tra i numerosi nomi in cartellone i maestri Zubin Mehta, Riccardo Muti, Daniele Gatti, Antonio Pappano con la London Simphony.
Tra le regie quelle firmate da Emma Dante, Damiano Michieletto, Mario Martone, Romeo Castellucci, Davide Livermore, Wim Wenders.
Nelle opere, le voci – tra le tante – di Anna Netrebko, Jessica Pratt, Pretty Yende, Olga Peretyatko, Olga Maslova, Vanessa Goikoetxea, Monica Bacelli, Marco Filippo Romano, Ian Bostridge, Amartuvshin Enkhbat, Luca Salsi, SeokJong Baek, Celso Albelo, Javier Camarena, Iván Ayón Rivas, Michele Pertusi; tra i solisti Grigory Sokolov, Anna Tifu, Alexander Gadjiev.
Daniele Gatti con l’Orchestra e il Coro del Maggio Musicale Fiorentino © Michele Monasta
Il Maggio all’insegna delle contaminazioni tra le arti
Gli obiettivi ambiziosi della nuova stagione del Maggio Musicale sono: creare contaminazioni inedite tra lo spettacolo dal vivo e le arti visive, grazie alla collaborazione con pittori, scultori e artisti contemporanei nella realizzazione delle scenografie e dei costumi, onorare la grande tradizione musicale e allo steso tempo promuovere forme contemporanee di rappresentazione artistica.
Nel seguire questa filosofia saranno presentate opere di grande richiamo insieme a riscoperte, ma anche il repertorio d’opera con direzioni di prestigio e regie che potranno suscitare stimoli, discussioni e sorprese e stimolare la curiosità del pubblico.
Tra gli artisti di altissima caratura presenti in cartellone molti nomi amati e “di casa”, ma altrettanto numerosi sono gli importanti e attesi debutti fiorentini tra i direttori, i registi e molti artisti delle compagnie di canto.
“Dopo l’anno di commissariamento terminato nel marzo del 2024, il cammino avviato dal Maggio nella sua gestione ordinaria procede verso un futuro solido e di eccellenza artistica” ha detto il sovrintendente Carlo Fuortes, “In cinque mesi, dal mio arrivo, abbiamo lavorato sulla scorsa edizione del Festival, sulla stagione estiva, abbiamo perfezionato la programmazione autunnale che prenderà avvio il 7 settembre e chiuso tutto il cartellone del 2025, mettendo già dei punti importanti per il 2026 e per il 2027. Il Maggio e con ciò intendo tutte le persone che lo compongono, ha reagito concretamente e con forza positiva alle aspre difficoltà del recente passato e si è riaperto alla città, il pubblico ha dimostrato di crederci perché è tornato ad affollare – letteralmente – le sale del Teatro e della Cavea. La stagione 2025 che presentiamo adesso non è né una scommessa né tantomeno una sfida ma rappresenta la consapevolezza più sincera e genuina del ruolo del Maggio che è in grado di raccontare quello che è e quello che sarà”.
Zubin Mehta – © ANSA
Maggio Musicale Fiorentino: il programma operistico 2025
Il versante operistico del 2025 prende avvio il 16 febbraio (con tre repliche successive: il 18, il 20 e il 23 ) con Rigoletto di Giuseppe Verdi, sul podio Stefano Ranzani e la regia di Davide Livermore; tra gli interpreti principali Celso Albelo, Daniel Luis de Vicente/Leon Kim (18), Olga Peretyatko, Alessio Cacciamani, Eleonora Filipponi.
Il 9 marzo (tre repliche successive: 11, 14, 16 marzo) è la volta di Norma di Vincenzo Bellini, sul podio, al suo debutto al Maggio, Michele Spotti. Tra gli interpreti principali Jessica Pratt, Maria Laura Iacobellis, Mert Süngü, Riccardo Zanellato.
Dopo queste due opere si inaugura il Festival, il 13 aprile (tre repliche successive: 16, 23, 27 aprile), con la messa in scena di Salome di Richard Strauss, che segna due importanti debutti al Maggio: quello di Alexander Soddy sul podio e, alla regia, di Emma Dante. Tra gli interpreti principali Nikolai Schukoff, Anna Maria Chiuri, Allison Oakes, Iain Paterson, Eric Fennell.
Il 25 maggio, con repliche il 28 e 31 maggio, arriva Der Junge Lord brillante e satirica opera di Hans Werner Henze del 1964 con la direzione di Markus Stenz e la regia di Daniele Menghini. Tra gli interpreti Levent Bakirci, Matteo Falcier, Caterina Dellaere, Andreas Mattersberger, Marina Comparato, Eleonora Bellocci, Antonio Mandrillo.
Chiude il Festival la verdiana Aida (la prima è il 19 giugno e le repliche il 25, 28 e 1 luglio) titolo tra i più celebri del grande repertorio, con la direzione di Zubin Mehta, messo in scena però con la regia forte e dura di Damiano Michieletto (nell’allestimento della Bayerische Staatsoper di Monaco) che l’ambienta non in Egitto ma in una palestra bombardata che serve da rifugio ai profughi di guerra. Gli interpreti principali sono Olga Maslova, SeokJong Baek, Agnieszka Rehlis, Amartuvshin Enkhbat/Leon Kim, Simon Lim, Manuel Fuentes.
Dopo il Festival e la programmazione estiva che verrà successivamente annunciata, il cartellone riprende il 16 settembre con tre repliche il 19, il 21 e il 23, di Les pêcheurs de perles di George Bizet; sul podio il francese Jérémie Roher e la regia di Wim Wenders nell’allestimento della Staastoper Unter der Linden di Berlino; tra gli interpreti Pretty Yende, Javier
Camarena, Lucas Meachem.
Il 12 ottobre, con altre tre repliche il 14, 17 e 19, un altro importante titolo verdiano dopo Aida, il Macbeth con la direzione di Alexander Soddy e la regia di Mario Martone. Le scene dell’opera sono firmate da Mimmo Paladino. Nel cast figurano Luca Salsi, Antonio Di Matteo, Vanessa Goikoetxea, Antonio Poli.
Il 9 novembre (e tre repliche: 11, 14, 16 novembre) è la volta di Lucrezia Borgia di Gaetano Donizetti, con la direzione di Francesco Ivan Ciampa e la regia di
Andrea Bernard; nelle parti principali Mirco Palazzi, Jessica Pratt, René Barbera, Laura Verrecchia.
Il 4 dicembre con repliche il 6 e 7 dicembre, in un allestimento particolare che vedrà il pubblico seduto su degli spalti costruiti sul palcoscenico della sala Grande, andrà in scena la Matthäus Passion di Johann Sebastian Bach con la direzione di Kent Nagano e la regia di Romeo Castellucci entrambi per la prima volta al Maggio; la parte di Evangelist è sostenuta al tenore Ian Bostridge.
Chiude la programmazione operistica del 2025, il 20 dicembre, la ripresa di La bohème di Giacomo Puccini con la direzione di Diego Ceretta e la regia di Bruno Ravella; le repliche dopo la prima saranno sette in totale: 21, 23, 28, 30 e 31 dicembre e lambiranno anche i primi giorni dell’anno nuovo con le recite del 2 e 4 gennaio 2026.
Aida © Wilfried Hoesl
Il balletto, l’opera per i bambini e i concerti sinfonici
Due i titoli di balletto, programmati nel mese di gennaio 2025 e che vedranno esibirsi la compagnia Les ballets de Monte-Carlo: il 10 con due repliche Roméo et Juliette con la coreografia di Jean-Christophe Maillot, e la direzione di Garrett Keast su musiche di Sergej Prokofiev e il 16 gennaio con due repliche successive Lac, da Il lago dei cigni su musiche di Čajkovskij e Bertand Maillot, la coreografia è di Jean-Christophe Maillot e sul podio risale Garrett Keast. In buca l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino.
L’opera per bambini, il classico appuntamento di Venti Lucenti con la regia, scrittura scenica e costumi di Manu Lalli proposto quest’anno è Le streghe di Macbeth, ispirato al Macbeth di Giuseppe Verdi e con l’elaborazione musicale dell’opera di Luca Giovanni Logi. Va in scena a partire dal 13 marzo e anticipa il Macbeth in cartellone nel mese di ottobre. Sul podio Giuseppe La Malfa.
La stagione sinfonica propone 25 concerti in abbonamento e due fuori. La stagione si apre il 24 gennaio con il concerto diretto da Giulio Prandi, poi saliranno sul podio anche Alejo Pérez, Bertie Baigent, Michele Spotti, Jane Glover, Kent Nagano al debutto al Maggio e Zubin Mehta che il 28 marzo dirige l’ultimo concerto prima dell’inizio del Festival che si apre il 18 aprile con la Messa da Requiem.
Tra gli altri appuntamenti del Festival Alexander Soddy con musiche di Richard Strauss, Diego Ceretta dirige il War Requiem e Michele Mariotti. Mehta chiuderà il Festival con Ludwig van Beethoven e Richard Strauss, mentre spetta a Riccardo Muti la chiusura della programmazione sinfonica con un concerto dedicato a Vittorio Gui per i 50 anni dalla morte.
Cinque le tipologie di abbonamento offerte al pubblico; la vendita inizia a partire dal 9 settembre. Per i sottoscrittori dei due abbonamenti più ampi, è prevista la possibilità
di dividere in due tranche il pagamento relativo.
Teatro del Maggio Musicale Fiorentino