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81 anni fa la deportazione degli antifascisti toscani: in 300 portati a Mauthausen

La cerimonia a Firenze in piazza Santa Maria Novella promossa dall’Aned, a cui ha partecipato anche il presidente della Toscana Giani: “Un dovere coltivare la memoria”

La cerimonia in ricordo della deportazione degli antifascisti toscani: - © Pagina FB Presidente Eugenio Giani

Si è tenuta questa mattina in piazza Santa Maria Novella a Firenze la cerimonia promossa dalle sezione fiorentina dell’Aned (associazione nazionale ex deportati) per la commemorazione dell’81esimo anniversario della deportazione per motivi politici di oltre 300 cittadini toscani, per la maggior parte lavoratori antifascisti, verso il campo di concentramento Mauthausen.

Giani: “Coltivare la memoria è un dovere”

Alla cerimonia ha partecipato anche presidente Eugenio Giani. “La deportazione dell’8 marzo del 1944 fu la vile reazione dei nazifascisti al grande sciopero generale di alcuni giorni prima che vide un’altissima adesione in Toscana e in particolare nell’area di Firenze, Prato ed Empoli – ha detto Giani – coltivare la memoria di quei fatti è un dovere di tutti noi verso chi ha contribuito alla nostra libertà e alla nostra democrazie, e costituisce un monito per il presente, in cui soffiano forti i venti di guerra e odio, che rischiano di cancellare decenni di pace e progresso dopo gli orrori della seconda guerra mondiale”.

Al termine della cerimonia odierna il corteo, formato da numerosi Gonfaloni dei comuni dell’area metropolitana fiorentina, si è recato al binario 6 della stazione centrale per deporre una corona davanti alla targa dei deportati apposta nel 2012.

La deportazione dell’8 marzo 1944

La stagione degli scioperi organizzati nel marzo del 1944 costituì uno degli eventi più straordinari della Resistenza europea a cui nazisti e fascisti reagirono con una repressione dura e indiscriminata.

In Toscana furono arrestati perfino ignari passanti. Le persone fermate vennero trasferite alle Scuole Leopoldine di Firenze. Sul convoglio partito da Santa Maria Novella l’8 marzo 1944 con destinazione Mauthausen, che agganciò a Fossoli e Verona vetture provenienti da Torino e Milano cariche di altri lavoratori arrestati, viaggiarono in 597 sigillati in carri bestiame. Di loro, 341 erano toscani e solo in 64 tornarono vivi.

 

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