Si intitola “Resistenze, femminile plurale. Storie di donne in Toscana” il progetto e la pubblicazione presentati nel Consiglio regionale della Toscana per dare il via alle celebrazioni dell’ottantesimo anniversario della Liberazione con una speciale pagina di storia, che intende recuperare una memoria importante e rendere merito alle protagoniste.
Le storie e le testimonianze delle donne
Nell’Auditorium Spadolini di palazzo del Pegaso i sacrifici e le azioni di tante donne, attraverso documenti e attestazioni, interventi e testimonianze, hanno come riacquistato il loro valore, riprendendo un posto nella storia, attraverso un percorso che continuerà nei prossimi mesi e nei prossimi anni.
“Ci sono pagine della nostra storia che non si possono dimenticare – ha sottolineato Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale – pagine che non sono scritte solo con l’inchiostro, ma con il coraggio, le scelte, i sacrifici di donne e uomini che hanno creduto in un futuro migliore, anche quando tutto intorno parlava solo di guerra, sopraffazione e paura. Questo libro è una di quelle pagine. Una raccolta viva e potente di voci femminili che ci raccontano la Resistenza in Toscana, attraverso lo sguardo, le azioni e l’impegno di tante donne che hanno contribuito in modo fondamentale alla lotta di Liberazione”.
“Gli Istituti storici della Resistenza e dell’età contemporanea della Toscana, che sosteniamo con forza sono preziosi custodi della memoria. Questo volume parla al cuore e alla coscienza: ci ricorda che la libertà è una conquista quotidiana, mai scontata – ha ribadito Mazzeo – difendere i valori della nostra democrazia significa anche far tesoro della memoria e assumere decisioni conseguenti come ha fatto il comune della città laniera: con la revoca dell’onorificenza concessa nel 1924 Mussolini non sarà più cittadino onorario di Prato, una decisione storica, non ideologica”.
Il progetto della Rete toscana degli Istituti della Resistenza
Sulla base della documentazione raccolta negli archivi della Rete toscana degli Istituti della Resistenza si è come riempito, casella per casella, un album di famiglia che ritrae e racconta alcune delle donne coinvolte, che hanno avuto vari e distinti ruoli nella lotta di Liberazione dei nostri territori.
Il progetto si articola su più livelli ed è stato ideato e condotto da Ilaria Cansella, direttrice dell’Istituto Storico della Resistenza di Grosseto, che ha coordinato l’attività della Rete Toscana degli Istituti Storici della Resistenza, e da Francesca Cavarocchi, dell’Università di Firenze, curatrice del volume. Grazie alla collaborazione dell’Unione regionale delle Province toscane (Urpt), Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’età Contemporanea, Rete degli Istituti Storici della Resistenza e dell’Età contemporanea della Toscana, commissione Pari opportunità della Regione Toscana e Università degli studi di Firenze è stata realizzata la pubblicazione del volume, edito dal Consiglio regionale della Toscana.
“Restituire il rilievo dovuto al contributo dato dalle donne all’antifascismo e alla Resistenza ci aiuta anche a non smarrire il valore del pluralismo politico, culturale e sociale che caratterizzò quel passaggio storico da cui sono nate la Repubblica e la Costituzione – ha messo in evidenza Vannino Chiti, presidente dell’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età Contemporanea – le cinquanta donne a cui abbiamo reso onore oggi sono tante ma non sono tutte: le biografie ricostruite dal volume sono significative ma certo molto lontane nel loro numero dal rappresentare la coralità di una straordinaria presenza femminile. Per riportare alla luce la memoria di molte di loro occorre scavare nei percorsi non ancora indagati dalla storia, dove il contributo delle donne è stato collocato colpevolmente in secondo piano dal maschilismo dominante nella società dell’epoca e dunque nelle stesse organizzazioni antifasciste e nelle brigate partigiane.”
Nella cerimonia a palazzo del Pegaso è stato presentato il progetto, che continuerà con una campagna social divulgativa curata dalla Rete toscana degli Istituti storici della Resistenza e dell’Età contemporanea: le biografie di queste donne toscane saranno inserite sui social degli Istituti della rete dal 14 aprile all’8 maggio, due al giorno, e confluiranno progressivamente sul portale Toscana 900, per farne la base di un futuro database sul partigianato femminile in Toscana, aggiornabile, e quindi preludio ad ulteriori e più approfonditi studi.