In Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati sede della Regione Toscana, mercoledì 10 maggio 2023 erano in circa 60 tra ragazze e ragazzi eletti nell’anno scolastico che si sta per concludere nei Consigli di Istituto, nella Consulta provinciale e nel Parlamento regionale degli studenti.
Si sono trovati a Firenze per un confronto sulla libertà di scelta del percorso da seguire dopo le scuole superiori.
Ad accogliere i giovani e a guidare la discussione proprio i quattro componenti della Task Force che punta ad avvicinare i più giovani alle istituzioni: Leonardo, Andrea, Elena e Jamila. I primi tre ora all’Università, l’ultima ancora in quinta.
Andrea ha sintetizzato così l’obiettivo di fondo: “Il successo non è fare un lavoro ritenuto di prestigio o voluto dalla propria famiglia, ma lavorare assecondando le proprie passioni e ambizioni”, per lui il senso della task force è contribuire a “riaccendere la luce che in questi anni si spegne troppo spesso nelle ragazze e nei ragazzi”.
La discussione – suddivisa in momenti plenari e a gruppi – è stata densa, partecipata, con il supporto di modalità interattive per stimolare coinvolgimento e contributi. La questione della libertà di scelta del proprio percorso formativo, è stato messo in evidenza, passa dalla presenza di tre condizioni: l’accessibilità delle informazioni, dall’orientamento, dalla libertà di autodeterminarsi.
Sono stati i ragazzi della task force a presentare le opportunità che la Regione Toscana con Giovanisì mette in campo proprio per supportare le giovani generazioni nella scelta della propria strada.
“Abbiamo bisogno del coraggio delle giovani generazioni, anche noi istituzioni, ed è quello che abbiamo detto alle ragazze e ragazzi che rappresentano gli studenti della provincia di Firenze” – ha osservato Bernard Dika, Portavoce del Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.
“Stimolateci, pungolateci, non abbiate paura di metterci in difficoltà, di criticarci, di darci nuove idee e nuovi spunti”, ha aggiunto appellandosi ai partecipanti. “La nostra generazione, quella dei giovani, – ha concluso – può davvero permettere alle generazioni successive di far evolvere la nostra Toscana, con quel punto di vista, diverso, che non vuol dire migliore di quello delle attuali generazioni, perché noi abbiamo bisogno di diversità per migliorarci. Le giovani generazioni rappresentano quel motore di sviluppo e cambiamento di cui abbiamo bisogno, e per questo vogliamo far sentire di casa ragazze e ragazzi nella sede di un’istituzione come la Regione”.