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50 Top Italy, l’exploit di un ristorante in un piccolo borgo del Chianti

L’Asinello dello chef Senio Venturi tra le insegne migliori d’Italia sotto i 100 euro: un altro riconoscimento per l’attività ristorativa

Senio Venturi, chef del ristorante L’Asinello – foto di Andrea di Lorenzo

Nella classifica di 50 Top Italy, tra i migliori ristoranti del Belpaese spicca l’exploit del ristorante L’Asinello di Villa a Sesta, frazione di Castelnuovo Berardenga. Nella graduatoria de “I migliori ristoranti sotto i 100 euro 2025 – Cremoso La Dispensa Award” la guida on line piazza l’insegna del Chianti al quinto posto, l’unico toscano presente.

Se si pensa che il paese conta circa 130 abitanti il risultato è davvero eccezionale. Un risultato che ha sorpreso il diretto interessato anche se negli anni ha lavorato duramente per affermare il suo locale. “Non ci aspettavamo questo riconoscimento” racconta lo stesso chef patron Senio Venturi.

Il ristorante guidato dallo stesso Venturi e dalla moglie Elisa Bianchini ha aperto nel 2011 a Villa a Sesta in una vecchia stalla ristrutturata. La cucina di Senio si ispira alla memoria senese, con spunti contemporanei. Il risultato è un ristorante fuori dagli schemi classici della tradizione più proiettato verso la cucina d’autore.

Senio Venturi con la moglie Elisa Bianchini del ristorante l’Asinello di Castelnuovo Berardenga

L’Asinello è la nostra casa. Siamo arrivati a Villa a Sesta per caso, dopo aver girato e lavorato in vari ristoranti importanti italiani – racconta Senio-. Aprire qua è stata una scelta di cuore. Io e mia moglie Elisa ci siamo innamorati della struttura e abbiamo deciso – forse anche con un velo di incoscienza – che questo sarebbe diventato il nostro mondo”.

Il menu dell’Asinello varia con le stagioni, la carta dei vini presenta più di 200 etichette, con proposte del territorio a cui negli anni Elisa ha aggiunto un’ interessante varietà di referenze extra regionali e straniere.
Nel 2019 la Guida Michelin ha inserito L’Asinello fra i ristoranti stellati della Toscana, conferendogli una stella Michelin.

Senio Venturi, chef dell’Asinello – foto di Andrea Di Lorenzo

Quando abbiamo aperto a Villa a Sesta era tutto stimolante e complesso allo stesso tempo. Nel 2011 erano le città ad essere fra le mete predilette degli itinerari gourmet e proporre una cucina d’autore in campagna non era un’idea radicata e affermata come oggi –conclude lo chef-. La nostra filosofia è sempre stata quella di parlare un linguaggio comprensibile ma allo stesso tempo unico, e con grande lavoro e caparbietà siamo riusciti a far comprendere e apprezzare la nostra proposta a chi abita nella zona e ai turisti di passaggio. L’Asinello oggi è il nostro terzo figlio, un ragazzo di 13 anni che cresce con noi”.

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