ISIA Firenze, l’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche, parte del settore Alta Formazione del Ministero dell’Università e della Ricerca, presieduto da Rosa Maria Di Giorgi e diretto da Francesco Fumelli, quest’anno festeggia mezzo secolo di attività sul territorio attraverso eventi, iniziative e appuntamenti che animeranno Firenze e con una nuova sede pronta ad essere inaugurata nel 2026, dove adesso sorge il centro di formazione professionale del Comune di Firenze (via Pisana, 148).
Nato nel 1975 per formare generazioni di professionisti in grado di interpretare un certo tipo di pensiero sul design, inteso come strumento che riesce ad azzerare le disparità sociali, l’istituto ha visto passare, nel corso degli anni, padri celebri del design come Enzo Mari, Jonathan De Pas, Isao Hosoe, Denis Santachiara, Gilberto Corretti e molti altri.
Oggi rappresenta uno dei cinque istituti pubblici nazionali – insieme a Faenza, Roma, Pescara e Urbino – dedicati al design del prodotto e della comunicazione.
“La nostra missione è formare designer che siano non solo creativi, ma anche responsabili e consapevoli del loro impatto sulla società e sull’ambiente” – afferma Rosa Maria Di Giorgi, presidente di ISIA Firenze. – Crediamo in un design che sia etico, sostenibile e capace di generare innovazione, rispondendo alle esigenze di un mondo in costante evoluzione.”
“Isia Firenze – ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – è un’istituzione che ci rende orgogliosi. Il traguardo che ha raggiunto merita di essere celebrato con tutta una serie di iniziative che servono a farne conoscere ancor più l’esistenza e l’importanza delle attività che vi vengono svolte e che onorano Firenze e la Toscana”.
Il presidente ha poi aggiunto come “la Toscana si sia sempre contraddistinta per non essersi fermata alla formazione tradizionale istituzionale. Ma per aver dato vita a tutta una serie di istituzioni formative capaci di arricchire il lato della specializzazione, con lo scopo di facilitare l’inserimento lavorativo, un ruolo che Isia adempie con grande profitto. Del resto la Toscana è famosa per il sistema delle accademie, ne esistono circa cinquanta. In epoca rinascimentale ricordiamo l’Accademia delle Arti e del Disegno, fondata nel 1563 da Cosimo I de’ Medici, oppure un secolo più tardi, l’Accademia del Cimento, famosa per aver utilizzato, prima in Europa il metodo sperimentale di Galileo. Tanti esempi – ha concluso Giani– di un sistema che tutt’oggi esiste e che è collegato in modo molto stretto con il tessuto produttivo, alla ricerca continua di profili professionali specializzati per mantenere alto il livello qualitativo e quindi essere sempre più competitivo. La prossima estate in Giappone, all’Expo di Osaka, la Toscana sarà presente con le proprie eccellenze tra le quali appunto anche quelle del proprio sistema formativo. Tra queste anche Isia Firenze”.
“In ISIA Firenze coltiviamo un approccio pedagogico che sfida le convenzioni tradizionali dell’insegnamento del design – aggiunge il Direttore, Francesco Fumelli. – Da cinquant’anni, il nostro metodo didattico unisce rigore accademico e spirito sperimentale, creando un ecosistema dove teoria e pratica si alimentano reciprocamente. Non ci limitiamo a formare professionisti, ma contribuiamo a plasmare menti analitiche capaci di rispondere alle sfide contemporanee con soluzioni innovative. La nostra forza risiede proprio in questa tensione continua tra la solidità di un’eredità storica riconosciuta e la costante ricerca di nuove frontiere metodologiche. ISIA non è semplicemente un’università, ma un laboratorio permanente dove il design diventa strumento di trasformazione sociale e culturale, fedele alla propria identità ma sempre proiettato verso il futuro”.
L’offerta formativa di ISIA Firenze
L’accesso ai corsi è a numero chiuso (25 studenti per corso) e prevede una selezione tra centinaia di candidati italiani e stranieri. L’offerta formativa segue il sistema universitario 3+2, con diplomi accademici di primo e secondo livello (L-4 e LM-12), a cui si aggiungono tre master e quattro dottorati di ricerca, tra cui uno in design cognitivo cofinanziato dal MUR.
Il triennio offre una formazione innovativa nel design, unendo teoria, pratica e multidisciplinarietà, con focus su product e graphic design, sostenibilità e tecnologia. Il biennio di specializzazione si concentra su Design del prodotto e dei sistemi o Design della comunicazione e del prodotto digitale, formando professionisti capaci di gestire l’intero ciclo di vita del prodotto.
Gli sbocchi professionali includono ruoli come product designer, communication designer, web designer e art director. L’offerta si arricchisce con lecture e workshop su temi trasversali, dal teatro contemporaneo al videomaking, fino alla collaborazione con il Polo Tecnologico di Navacchio.
Eventi di rilievo sono Crea©tivity, giunto alla ventesima edizione al Museo Piaggio di Pontedera, e la nuova Summer School di Type Design, in partenza a luglio. Per maggiori dettagli, è possibile partecipare agli open day l’11 aprile.

I progetti internazionali di ISIA Firenze
ISIA Firenze aderisce al Programma Erasmus+ che offre a studenti e studentesse la mobilità per studio e per tirocinio sia durante la loro carriera accademica che post diploma da svolgere nelle principali università di Spagna, Francia, Germania, Finlandia e Bulgaria, oltre ad un programma di scambio con il Minneapolis College of Art and Design (USA).
Particolarmente significativa la presenza dell’Istituto all’Expo di Osaka 2025 (13 aprile – 13 ottobre), dove ISIA parteciperà insieme ad altri soggetti, tra i quali la Regione Toscana, creando un ponte culturale con il Giappone.
Presenterà cinque progetti interdisciplinari all’interno del padiglione Italia: La Comedìa di Dante, MAM – Musica Arte e Memoria, A fior di pelle, Post Global Village e Mercurio. Il progetto Dante ha il patrocinio della Società Dantesca Italiana. MAM racconta la strage nazifascista del 1944 con un’orchestra internazionale. A fior di pelle sviluppa dispositivi medicali non invasivi. Post Global Village esplora le migrazioni climatiche, mentre Mercurio rielabora il patrimonio minerario dell’Amiata.
L’Istituto sta inoltre lavorando a sei progetti internazionali, insieme ad altre realtà del territorio nazionale: INAR (con Accademia Albertina), per promuovere una rete italiana per la ricerca artistica (presentato ad Education Expo Torino 2026); INPA (con Politecnico delle Arti di Bergamo), per favorire una serie di iniziative finalizzate alla didattica, ricerca e produzione (Polifestival di Bergamo, marzo 2026); CCSC (con ISIA Roma), che esplora il Made in Italy nel contesto globale e in Sudamerica, con focus su città, cambiamento climatico e mobilità; CHEDAR (con Università di Firenze), per la digitalizzazione e la protezione del patrimonio artistico mediterraneo; TOCC (con il Museo Galileo) combina corsi online e laboratori per il design sostenibile nei bookshop museali; C.O.M. (con ABA Carrara) promuove un museo digitale e interattivo per valorizzare il patrimonio artistico italiano

Dalla Design Week ai progetti con Toyota e Ariete
Tra i progetti più interessanti di ISIA Firenze c’è Nova, un elettrodomestico cuociuova per uso domestico realizzato insieme ad Ariete e Poliend 2000 srl, oppure Toyota T.R.E. un trasportatore industriale elettrico progettato per operare in ambienti ristretti e complessi, realizzato in collaborazione con Toyota Material Handling Italia e Simai, o ancora Reviva, focalizzato sulla progettazione di dispositivi terapeutici destinati a chi è affetto da demenza.
Molti anche i progetti di ricerca, tra i quali, i “Arcuas”, una sperimentazione di un materiale sostenibile: un’idea che nasce dalla combinazione di batteri selezionati e regolite (i frammenti di materiale che compongono lo strato più esterno dei pianeti), che insieme formano un microgel dal quale è possibile ricavare oggetti di varia natura, impiegabili sia sulla Terra che in futuro in altri pianeti come Marte, contribuendo al miglioramento dell’abitabilità del nostro pianeta.
Per quanto riguarda la partecipazione alla Design Week, dopo aver presentato progetti legati al tema dell’immigrazione, crisi climatica e sostenibilità, quest’anno ISIA Firenze parteciperà all’evento “REVEAL – prototipi e progetti inediti di donne designer”, una mostra organizzata dall’associazione “DcomeDesign” che si terrà dal 7 al 13 aprile, all’interno della Sala Colonne di Fabbrica del Vapore.
L’Istituto porterà una selezione di 6 progetti di studentesse ISIA: Aclis, un brand di illuminazione che utilizza per creare le proprie lampade materia residuale, unendo pietra lavica della Campania e pelle conciata in Toscana; Armor, una linea di tutori ortopedici personalizzabili per pazienti con ipermobilità articolare; Firo, un estintore portatile domestico, sicuro e intuitivo; Siamo tutte Elettra una ricerca sulla rigenerazione urbana e memoria collettiva, culminata in una pubblicazione e una mostra; AI Contact, un dispositivo medico innovativo e non invasivo per il monitoraggio delle apnee ostruttive, integrato in un oggetto d’arredo.
