Manca pochissimo a Natale e un libro è sempre il dono giusto da mettere sotto l’albero, ma va scelto con cura. Se dovete ancora terminare i regali e siete in cerca di idee, vi consigliamo cinque libri di autori toscani che sono usciti quest’anno, pensati per qualunque tipo di lettore.
Il cult perfetto per un ventenne ma anche per un lettore forte: “Gli interessi in comune” di Vanni Santoni. Il romanzo d’esordio dello scrittore di Montevarchi è tornato quest’anno in libreria per Laterza: pubblicato per la prima volta nel 2008 da Feltrinelli era ormai diventato introvabile, tanto che ne circolavano diverse versioni fotocopiate.
Ora si possono di nuovo leggere (o scoprire per la prima volta) le avventure picaresche di un gruppo di amici, dal 1995 al 2005: abitano nella profonda provincia toscana del Valdarno e sono accumunati appunto da un solo interesse, quello per il consumo delle sostanze. Un romanzo generazionale che con uno stile sempre beffardo racconta le vicende tragicomiche di ragazzi nati in un territorio post rurale che non ha più un’identità, in un benessere effimero che presto sarà spazzato via dalla crisi, alla ricerca di qualcosa che riempia il loro vuoto esistenziale e alle prese con l’impresa ardua di crescere e dire addio alla propria adolescenza eterna.
I più curiosi, interessati all’universo esoterico e ad aprire i propri orizzonti, ameranno “Dal Matto al Mondo. Viaggio poetico nei tarocchi”, il saggio della poetessa e scrittrice pistoiese Francesca Matteoni pubblicato da Effequ che racconta il mondo degli arcani come non l’avete mai letto. Accompagnati da raffinate suggestioni letterarie, poetiche e storiche, si può così scoprire che dietro a ogni carta si nasconde un archetipo e che i tarocchi possono aiutarci non tanto a gettare uno sguardo su uno dei futuri possibili ma soprattutto a leggere dentro noi stessi.
Il libro può così diventare un manuale di lettura per chi vuole avvicinarsi ai tarocchi ma è anche un percorso nel folklore, nell’antropologia e nella fiaba che va dall’arcano senza numero, il Matto, fino al ventunesimo, il Mondo.
Gli amanti del fantasy e delle storie che vedono protagonisti i bambini non possono perdersi il bellissimo romanzo d’esordio del pisano Aldo Simeone (che avevamo intervistato qualche mese fa) “Per chi è la notte”, uscito per Fazi. Siamo in Garfagnana, durante la Seconda Guerra Mondiale, in un borgo fuori dal tempo, Bosconero, teatro di due lotte sanguinose, quella tra i partigiani e i tedeschi sulla Linea Gotica, e quella sovrannaturale degli Streghi, la processione dei morti che affascina il protagonista Francesco e sembra volerlo ghermire per sempre.
Per chi vuole addentrarsi in una pagina oscura della storia italiana, c’è “Nero ananas” del fiorentino Valerio Aiolli, uscito per Voland e arrivato nella dozzina del Premio Strega, dove lo scrittore ricostruisce i cinque anni che vanno dalla strage di piazza Fontana del 12 dicembre 1969 alla strage della Questura di Milano del 17 maggio 1973. Verosimiglianza e realtà si mescolano in una narrazione che riesce a restituire la complessità e il dolore di quel periodo attraverso l’utilizzo di tante voci narranti, dagli estremisti di destra agli anarchici, dalle persone comuni ai servizi segreti.
I fan del giallista pisano Marco Malvadi non potranno perdersi la sua ultima opera in cui si avventura in un terreno diverso. “Vento in scatola” (Sellerio) infatti è nato dall’esperienza di corso di scrittura creativa che lo scrittore ha tenuto nella Casa Circondariale Don Bosco di Pisa tra il 2012 e il 2013: qui ha conosciuto Glay Ghammouri, con cui poi ha scritto a quattro mani questo libro, un romanzo di formazione ambientato in carcere .