“La cultura diffusa è l’essenza della toscanità e il Teatrino dei Fondi è una delle più evidenti declinazioni di questo”. A dirlo è stato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani nel corso della conferenza stampa che si è svolta oggi, venerdì 13 ottobre a Palazzo Sacrati Strozzi a Firenze, per celebrare i trent’anni di attività della compagnia. Il 2023, infatti, segna un importante traguardo di trent’anni di spettacoli per le nuove generazioni e per le famiglie, spettacoli di prosa, legati spesso all’impegno civile, di formazione teatrale, di iniziative nelle scuole e di attenzione alle situazioni di fragilità. Questa ricorrenza verrà celebrata con tre giorni di eventi da venerdì 20 a domenica 22 ottobre.
Il Teatrino dei Fondi è “un’esperienza culturale nata dal chiostro di un antico convento di San Miniato, che si è radicata e diffusa tanto da coinvolgere altri quattro teatri, espandendosi in altre due splendide città storiche come Montalcino e Fucecchio. Dunque un insieme vincente di spettacolo dal vivo, arte, storia, tradizione, innovazione, amore per il territorio e sguardo al futuro – ha continuato il presidente Giani –. Un’esperienza positiva che in 30 anni di attività ha dato tanto e che ci auguriamo possa crescere ancora e continuare ad incantarci e stupirci”.
I festeggiamenti
I festeggiamenti per il trentennale iniziano con una tre giorni a San Miniato. Venerdì 20 ottobre alle ore 21:30 inaugura la stagione di prosa del Quaranthana Teatro Comunale di San Miniato la nuovissima produzione Batracomiomachia, per l’interpretazione e la regia di Andrea Macaluso, con le musiche di Nicola Pedroni e il sound design di Marco Mantovani. In scena con una grande prova di attore, attraverso parole e suoni, Andrea Macaluso evoca la battaglia dei topi e delle rane, un testo, tradotto da Leopardi all’età di diciassette anni, dell’antichità greca che rappresenta un esempio di parodia, forse la più antica di tutti i tempi.
Secondo appuntamento sarà sabato 21 ottobre alle 17:00, all’Auditorium dell’Hotel San Miniato, dove ci sarà un incontro con alcune delle personalità significative per la compagnia, a partire da Andrea Mancini, uno dei fondatori. Con l’occasione sarà presentato il nuovo libro Teatrino dei Fondi. Una fantastica sinfonia teatrale di Massimo Marino, saggista e critico, edito da Titivillus Mostre Editoria.
A seguire, sempre sabato 21 ottobre, presso la Torre degli Stipendiari (via Augusto Conti, San Miniato) sarà inaugurata la mostra I colori dell’invenzione. Un’avventura lunga trent’anni con immagini, video e scenografie per ripercorrere la storia del Teatrino.
Il terzo giorno dei celebrazioni, domenica 22 ottobre ore 17:00, sarà dedicato alle nuove generazioni. Apre la rassegna Sognare Teatro Famiglie al Quaranthana Teatro Comunale di San Miniato I colori dell’arcobaleno con Serena Cercignano, testo e regia di Enrico Falaschi, uno spettacolo che, con un grande librone pop-up realizzato a partire dalle bellissime illustrazioni di Sara Flori, racconta il viaggio esperienziale di Enza, che attraverso una serie di incontri e di prove andrà in cerca dei colori perduti dell’arcobaleno e dei valori simboleggiati da ciascun colore.
Nel corso dell’anno ci saranno altri momenti per condividere le celebrazioni per il trentennale.
La storia del Teatrino dei Fondi
Il Teatrino dei Fondi di San Miniato è una realtà partita nel 1993 dalla cripta della chiesa di San Domenico, in centro a San Miniato, approdata nella frazione di Corazzano in una ex scuola, tra colli, pievi romaniche, a creare spettacoli con le antenne sempre allertate a cogliere i fermenti della società e le sue trasformazioni. Dal Teatro Quaranthana di Corazzano organizza stagioni e rassegne in giro per i territori. Dal 2014 si aggiunge la gestione del Nuovo Teatro Pacini di Fucecchio, uno spazio multidisciplinare e intergenerazionale.
Dal 2021, inoltre, il Teatrino approda in Val d’Orcia, con la direzione artistica e organizzativa del Teatro degli Astrusi di Montalcino e del piccolissimo teatrino della Grancia di Montisi dal 2021.
Il Teatrino dei Fondi, oggi, nel 2023, con la direzione artistica di Enrico Falaschi, ha ben solide radici nel suo territorio, ma volge lo sguardo sempre verso l’orizzonte. È una residenza artistica e culturale della Regione Toscana ed è Impresa di produzione di teatro d’innovazione nell’ambito del Teatro per l’infanzia e per la gioventù del Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo del MiC (Ministero della Cultura).