Dalla Regione Toscana arrivano 1 milione e 754mila euro per progetti in grado di promuovere la partecipazione e la sicurezza dei cittadini.
Questo è quanto prevede una delibera proposta dall‘assessore alla sicurezza urbana e ai rapporti con gli enti locali, Stefano Ciuoffo, e approvata dalla giunta regionale.
“Il nostro intento – spiega il presidente Eugenio Giani – è di finanziare quei Comuni che vorranno presentare i loro progetti finalizzati a promuovere la partecipazione attiva dei cittadini e a garantire maggiori condizioni di sicurezza, nell’ambito di azioni in materia di inclusione e presidio sociale. Crediamo si tratti di un’esigenza largamente sentita, per rispondere alla quale impegniamo notevoli risorse”.
Per presentare le domande gli Enti locali avranno tempo fino al 24 ottobre prossimo.
“Gli enti locali – aggiunge l’assessore Ciuoffo – specificatamente i Comuni o le Unioni di Comuni potranno ricevere un contributo da 20.000 fino a 75.000 euro, in proporzione alla popolazione residente. Va da sé che le politiche di sicurezza debbano necessariamente caratterizzarsi come azioni integrate, per tale motivo abbiamo ritenuto essenziale dedicare una parte dei fondi sociali europei per finanziare interventi di questa natura. La sicurezza non può limitarsi agli investimenti nella videosorveglianza. Interventi di riqualificazione urbanistica, sociale e culturale, di recupero delle aree degradate, di eliminazione dei fattori di marginalità e esclusione sociale sono tutte azioni che mirano a contribuire al miglioramento della qualità di vita delle nostre città”.
I progetti dovranno riferirsi ad interventi da promuovere in contesti che registrano fenomeni di conflitto sociale o di progressivo depauperamento fisico, culturale e relazionale, che presentano criticità quanto al venir meno di attività e servizi e che risultano perciò esposti al rischio di abbandono e degrado.
Gli interventi dovranno valorizzare il ruolo naturalmente svolto ai fini della sicurezza dal presidio rappresentato da iniziative e attività sociali, culturali e commerciali, e il coinvolgimento dei vari soggetti che vivono ed operano nelle città, in un’ottica di prevenzione sociale e di sicurezza integrata e partecipata.
“Questo intervento – specifica il direttore di Anci Toscana Simone Gheri – si pone in continuità con le indicazioni contenute nel ‘Libro Bianco sulle politiche regionali di sicurezza urbana’, frutto di un percorso partecipato portato avanti da Regione Toscana e Anci Toscana che ha dato alla luce il documento di policy regionale. Oggi intendiamo ripartire da lì”.