Il grido d’allarme era stato lanciato dagli artisti e dai lavoratori del mondo dello spettacolo e della musica. Ed ecco che – seppur con ristrettezze dovute all’emergenza ancora in atto – il Governo ha deciso di dare il via libera anche alla riapertura dei cinema, dei concerti, dei teatri e degli spettacoli, seppur con regole ferree. La data – contenuta nell’ultimo dpcm firmato da Conte – è quella del 15 giugno a patto di rispettare il mantenimento del distanziamento interpersonale, anche tra gli artisti, garantire la misurazione della temperatura corporea agli spettatori, agli artisti, alle maestranze e a ogni altro lavoratore nel luogo dove si tiene lo spettacolo, impedendo l’accesso in caso di temperatura superiore a 37,5 gradi. Previsto poi – ovviamente – l’utilizzo obbligatorio di mascherine per gli spettatori oltre a idonei dispositivi di protezione individuale da parte dei lavoratori che operano in spazi condivisi oppure a contatto con il pubblico.
Sarà consentito l’ingresso ad un massimo di 200 persone negli spazi al chiuso e max 1000 all’aperto.
SANIFICAZIONE – Per quanto concerne la pulizia andrà effettuata l’igienizzazione degli ambienti chiusi e dei servizi igienici, anche tra i diversi spettacoli della giornata e un’adeguata aereazione naturale e ricambio d’aria e rispetto delle raccomandazioni concernenti sistemi di ventilazione e di condizionamento. Andrà poi garantita ampia disponibilità e accessibilità a sistemi per la disinfezione delle mani.
NIENTE POPCORN E BEVANDE – Il decreto prevede anche -tra le regole anti-contagio – il divieto del consumo di cibo e bevande e della vendita al dettaglio di bevande e generi alimentari in occasione degli eventi e durante lo svolgimento degli spettacoli.
PAGAMENTI ELETTRONICI, SEMPRE MENO CONTANTE – Andrà privilegiato il pagamento tramite carta o bancomat cercando di limitare i contanti o l’acquisto via internet, così da evitare assembramenti presso le biglietterie dove – comunque – dovrà essere presente adeguata segnaletica per il rispetto della distanza tra le persone di almeno 1 metro.
Ancora stop – infine – a fiere, congressi ed anche alle discoteche e sale da ballo, insomma in tutti quei luoghi dove non possa essere garantita la sicurezza per contrastare il virus.