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‘10 di noi toscani’: continua il racconto dei diari di Pieve Santo Stefano

Intoscana.it sarà media partner della 35esima edizione del Premio Pieve Saverio Tutino, che si svolgerà a Pieve Santo Stefano dal 12 al 15 settembre

Premio Pieve

Dopo le edizioni 2017 e 2018 anche quest’anno Intoscana.it seguirà come media partner l’edizione 2019 del Premio Pieve Saverio Tutino, la manifestazione organizzata dalla Fondazione Archivio dei Diari. Si rinnova quindi anche quest’anno una collaborazione importante tra Fondazione Sistema Toscana e l’Archivio dei Diari con l’obiettivo di rendere viva la memoria e i valori che essa trasmette in modo semplice e diretto.

Attraverso uno speciale e l’attività sui canali social intoscana.it racconterà live gli eventi principali e collaterali del Premio, con una particolare attenzione al tradizionale appuntamento delle “Memorie in piazza”, l’incontro pubblico di presentazione degli otto diari finalisti con la proclamazione del vincitore del concorso, che si svolgerà domenica 15 settembre a partire dalle 16.30 in piazza Plinio Pellegrini. Un’occasione importante per diffondere al meglio il patrimonio di storia, cultura e memoria conservato a Pieve Santo Stefano.

Inoltre proprio in occasione del Premio Pieve Saverio Tutino Intoscana.it dedica uno speciale al racconto di dieci diari toscani. Dieci storie, dieci pagine di diario per dieci vite di toscani come noi. Il tema dell’edizione 2019 del Premio Pieve è proprio “35 di noi” e sarà l’occasione per riscoprire 35 diari, memorie o epistolari, tra gli oltre 8000 custoditi a Pieve Santo Stefano.

Il progetto “Italiani all’estero. I diari raccontano” contiene una selezione tematica di diari, memorie ed epistolari selezionati da Nicola Maranesi per l’Archivio dei Diari realizzato con il contributo della Direzione Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Sono storie degli italiani che hanno attraversato il mondo: la partenza, i viaggi, il ritorno, i successi, la nostalgia, l’amore, il lavoro, le guerre narrati da centinaia di uomini e donne che hanno lasciato il nostro Paese e attraversato il mondo, dall’Ottocento a oggi. Da questo di mare di storie ne abbiamo pescate dieci capaci di raccontare l’animo toscano. Il coraggio, le avventure, i cambiamenti e le sfide di ieri e di oggi.

Saranno raccontale le storie di: Remo Rosati, nato a Pieve Santo Stefano nel 1925 e emigrato in Francia; Athe Gracci nata a Livorno nel 1922 che ha vissuto tra la Sicilia, la Toscana e la Francia; Ruffino Barfucci nato a Caprese Michelangelo (Arezzo) nel 1912 e appena ventunenne nel 1933, prima ancora di essere ordinato sacerdote, partito da novizio come missionario per la Cina; Anita Fantozzi nata in un paese nei pressi di Nîmes, in Francia, nel 1909, da genitori toscani, una piccola sarta che fonderà una casa famiglia che terrà aperta finché, dopo quindici anni, l’ente statale preposto al medesimo scopo non le renderà impossibile continuare; Sergio Giommoni nato a Grosseto nel 1951, che ha vissuto all’interno di una comune con la compagna Laura ed è insieme a lei che ha viaggiato per raggiungere l’India passando dalla Siria; Gaddo Flego nato nel 1963 a Firenze, medico che nel maggio 1994 ha prestato servizio in Ciad, Ruanda e altri paesi devastati dalla guerra per Medici senza Frontiere; Oberdan Pardini nato a Viareggio nel 1911, a 17 anni si è trasferito in Libia, ai tempi colonia italiana, ha vissuto e lavorato a Tripoli fino al ritorno in Italia nel 1970, ma dal 1945 al 1947, proprio negli anni dell’immediato dopoguerra, è stato anche in Arabia Saudita; Bice Andreani nata a Carrara nel 1908 che ha dato vita a un epistolario di una casalinga giramondo viaggiando in America Latina; Adriano Andreotti nato nel 1907 a Pieve a Nievole nel Pistoiese, partito nel 1932 per la Libia, dove ha vissuto con moglie e figli finchè a causa dei trattati italo-libici che reclamano per il popolo nordafricano la restituzione delle terre ha perduto tutto ed amareggiato e stanco è tornato in Italia nel 1959; Leonia Ferrari nata a Siena nel 1905, è emigrata in Germania dove ha vissuto la tragedia della Seconda guerra mondiale a Würzburg, dopo il bombardamento alleato che ha raso al suolo la vicina città di Dresda.

Per informazioni:
https://www.idiariraccontano.org/

 

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