Ripercorrere la storia e le fasi dell’alluvione del 1966, creare una memoria condivisa e promuovere una educazione ambientale sostenibile: sono questi alcuni degli obiettivi di Alluvio, il web doc realizzato da La Jetée, Interactive and Visual Storytelling Studio.
Alluvio è un documentario interattivo che promuove e valorizza tutti i contenuti che sono stati raccolti per il progetto Toscana Firenze 2016, nato per raccogliere materiali sul 50° anniversario dell’alluvione. Il 4 novembre di oltre cinquanta anni fa, infatti, Firenze e la Toscana hanno vissuto uno dei più catastrofici avvenimenti di tutti i tempi: a straripare non fu solo l’Arno, ma anche l’Ombrone, il Sieve, il Bisenzio.
“I contenuti prodotti dalla redazione (video, articoli con foto, gallery fotografiche) – spiega Roberto Malfagia, Creative Director presso La Jetée – sono stati divisi in tre macro aree concettuali, che in Alluvio corrispondono a: la Memoria, le Storie, il Fiume. Queste parole chiave sono diventate dei filtri che consentono di navigare in maniera personalizzata questo archivio”.
Graficamente, Alluvio è ispirato al post-alluvione, quando, sulla superficie dell’acqua, galleggiano i più svariati oggetti. Sedie, vestiti, giochi, pezzi di legno e auto sommerse. Su questa idea è stata basata l’esperienza narrativa e la UX di Alluvio.
“L’utente – continua Malfagia -, selezionando i filtri, vede apparire in superficie delle particelle con i relativi colori. Ognuna di essa rappresenta un contenuto. Non c’è un ordine di lettura, quello è in mano all’utente, alle sue scelte di navigazione. Nell’area Memoria, sono stati raccolti i contenuti relativi a celebrazioni, eventi, mostre che hanno lavorato sulla memoria dell’alluvione. In Storie, troviamo le testimonianze di chi ha vissuto l’alluvione in prima persona. In Fiume, c’è il futuro: i convegni scientifici, gli incontri e le riflessioni sulle questioni idrogeologiche legate alle zone a rischio alluvionale, come la prevenzione e la messa in sicurezza del territorio. Da questo emerge una narrazione fra passato, presente e futuro, dove è l’utente a determinare l’ordine di montaggio”.
Il mondo interattivo di Alluvio, infatti, è collegato a un web server meteo. Il documentario scarica in tempo reale i dati meteorologici delle località selezionate. Nello specifico i parametri di umidità, pressione, vento modificano sia il sistema di particelle che il landscape.
“Il mondo narrativo – conclude Malfagia – si modifica e si adatta, si genera di volta in volta. Questo modificarsi delle condizioni metereologiche modifica a sua volta la facilità o la difficoltà di esplorare i contenuti. Se è bel tempo, cliccare e informarsi sarà più semplice di quando è brutto tempo e c’è vento forte”.
Alluvio è un’esperienza interattiva che vuol fornire non solo informazioni, ma anche un messaggio. L’utente che naviga i contenuti e, quindi, legge e si informa, rimane “a galla”; al contrario, chi si distrae e non sfoglia gli articoli, si trova sommerso dalle acque. Informarsi, in altre parole, è l’unico modo che abbiamo per non affondare e per non ripetere gli errori del passato.
Alluvio è raggiungibile online a questo link.