Velathri Volaterrae, la città etrusca e il municipio romano. Finalmente il volume sulle origini di Volterra
Per la Giornata degli Etruschi 2021 arriva a Volterra fresco di stampa l'importante volume che raccoglie gli atti del Convegno del 21 e 22 settembre 2017 che riunisce tutti gli studi archeologici sulla città e la consacra come uno dei centri urbani più importanti dell'antichità.
“Velathri Volaterrae, la città etrusca e il municipio romano”. E’ questo il titolo del prestigioso volume edito dall’Istituto Nazionale di Studi Etruschi e Italici a cura di Marisa Bonamici ed Elena Sorge presentato durante la Giornata degli Etruschi a Volterra.
463 pagine e 159 tavole che raccolgono gli Atti del convegno di studi svoltosi nel 2017 a Volterra. Ventisei contributi per una trentina di autori che con le loro ricerche hanno riscritto la storia delle origini della città.
Un libro che consacra Volterra come metropoli dalle origine antichissime, in un costante sviluppo urbano, culturale e artistico fino all’epoca romana. Volterra città di potere col suo gigante sommerso: l’imponente anfiteatro ritrovato nel 2015 e ancora oggetto di scavo.
Una riflessione corale e necessaria che diventa un punto fermo e riunisce l’enorme bibliografia sugli studi archeologici sulla città.
Un viaggio nella storia degli studi di Volterra: dalle prime scoperte del 1731, al 19° Congresso dell’Istituto di Studi Etruschi ed Italici del 1995, alla mostra del 2007 “Volterra Etrusca. Capolavori da grandi musei europei”. Poi ricerche su santuari, tombe, ceramiche e rilievi. Testimonianze che si uniscono per ricostruire l’identità etrusca e romana di Volterra, fino al grande convegno del 21 e 22 settembre 2017. Passando per la progettazione del nuovo Museo Guarnacci, atteso per il 2022.
Nel servizio video le interviste al Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, al Sindaco di Volterra Giacomo Santi, al Presidente Istituto Nazionale di Studi Etruschi ed Italici Giuseppe Sassatelli, al Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra Roberto Pepi.
