Tracey Emin a Palazzo Strozzi: nella mostra “Sex and Solitude” la forza della vulnerabilità
Dal 16 marzo al 20 luglio a Firenze un viaggio viscerale tra amore, sesso, dolore e solitudine attraverso 60 opere dell'artista britannica, tra dipinti, sculture e installazioni che trasformano l’esperienza personale in arte universale
“Sex and Solitude” è un viaggio intenso e viscerale attraverso 60 opere, tra dipinti, sculture, fotografie, video e installazioni, realizzate con tecniche e materiali che spaziano dal ricamo al bronzo, fino al neon.
L’arte di Tracey Emin nasce da esperienze autobiografiche, spesso dolorose: abusi, relazioni tormentate, aborto, malattia. Ogni opera è un frammento della sua esistenza trasformato in arte.
Tra i lavori più iconici, “Exorcism of the last painting I ever made”: un’installazione del 1996 in cui l’artista ha vissuto e lavorato per tre settimane in una galleria sotto lo sguardo del pubblico, diventando allo stesso tempo creatrice e soggetto della propria arte.
Nel cortile di Palazzo Strozzi si trova una delle sue ultime grandi sculture in bronzo “I follow you to the end”. Un corpo femminile collassato a e mutilato che reinterpreta la tradizione della scultura tradizionalmente impiegata per immortalare figure maschili erette e dominanti.
Un’esposizione intensa, cruda, autentica. Un viaggio nell’anima di un’artista che ha fatto della propria vulnerabilità un’arma di straordinaria potenza.