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Rapporto 2024 sugli appalti pubblici, in Toscana il mercato muove 8,5 miliardi di euro

Presentato a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze lo studio realizzato dall’Osservatorio Regionale dei Contratti Pubblici e IRPET. Ciuoffo: "Un percorso importante di confronto e studio per l'intero settore"

Gio 20 Marzo, 2025

Si è tenuto nella Sala Esposizioni di Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze l’incontro “I contratti pubblici nell’era del Pnrr, della digitalizzazione e delle regole del nuovo Codice”. Durante la mattinata è stato presentato il Rapporto 2024 sugli appalti pubblici in Toscana realizzato dall’Osservatorio Regionale dei Contratti Pubblici e IRPET.

8,5 miliardi di euro è stato il valore del mercato per lo scorso anno: un dato che rappresenta il 15% del Pil regionale e il 30% della spesa pubblica. “La Toscana – ha commentato il presidente Eugenio Giani – continua a qualificarsi, pur con qualche fisiologico punto d’ombra, come area dinamica e di buona efficienza del sistema.

La presentazione annuale del Rapporto permette di garantire la necessaria trasparenza e il monitoraggio degli appalti, anche mettendo a disposizione del territorio i necessari applicativi software. E’ un approccio doveroso visto che si tratta di monitorare con accuratezza e precisione i modi con i quali vengono utilizzati i fondi pubblici. Quella che abbiamo di fronte è la prima fotografia attendibile del nuovo assetto prodotto dall’entrata in vigore, nel luglio 2023, del nuovo codice degli appalti. Grazie quindi al nostro Osservatorio e all’Irpet per il lavoro che hanno condotto”.

“Il Rapporto – ha aggiunto l’assessore regionale alle infrastrutture digitali, rapporti con gli enti locali e sicurezza, Stefano Ciuoffo – nasce dalla collaborazione, più che ventennale, fra il riferimento nel contesto nazionale, sia per le professionalità presenti, sia per la capacità di nostro Osservatorio Regionale dei Contratti Pubblici (il primo a nascere in Italia) e l’Irpet.

L’Osservatorio dei Contratti di Regione Toscana continua ad essere un modello di riferimento nel contesto nazionale, sia per le professionalità presenti, sia per la capacità di analisi in merito all’impatto delle nuove normasse come dimostrato grazie all’evento odierno. Riteniamo che questo percorso di confronto e studio sia un valore aggiunto sia per le stazioni appaltanti toscane sia per il variegato settore degli operatori economici”.