Cultura/ Premio Pieve Saverio Tutino
Premio Pieve 2023: “Col nome della patria sulle labbra” di Vincenzo Calzia
Intervista al nipote di Vincenzo Calzia Carlo Novara e alla studiosa Mary Bettino che raccontano il diario che racconta la scoperta dell'orrore della guerra fatta di sangue, odio e fuoco
Costanza Baldini ● Lun 18 Settembre, 2023
La memoria che Vincenzo Calzia ricompone in forma di diario, circa cinquant’anni dopo la Prima Guerra Mondiale, è un documento che andrebbe letto in parallelo ai manuali di storia, per capire a fondo cosa è accaduto tra il 1914 e il 1920: un arco temporale che ha forgiato nel segno del sangue, del fuoco e dell’odio, l’intero corso del Novecento.
A scrivere è un ex insegnante, poi vicesegretario comunale, che arrivato alla pensione riordina lettere, cimeli e ricordi dei tempi in cui, poco più che maggiorenne, viene spedito in prima linea da sottotenente degli alpini, prima sul fronte della Carnia, poi sull’Altopiano di Asiago, sul Pasubio, sulla Bainsizza, sul Grappa.