Cultura/ Premio Pieve Saverio Tutino
Premio Pieve 2022: Claudio Bertini nipote del repubblicano Eugenio Brilli racconta “La guerra giusta”
Una visione politica illuminata per l'epoca. Pagine da rileggere oggi, a più di 100 anni di distanza, risuonano con il conflitto tra Russia e Ucraina che attraversa l'Europa
Il giovane militare Eugenio Brilli, classe 1892, intellettuale brillante e convinto repubblicano, scrive all’indomani del coinvolgimento italiano nella Grande guerra. È di stanza a Civitavecchia nel 1914 quando viene arrestato quale autore di un articolo apparso su La voce repubblicana in cui denuncia le condizioni della vita militare che portano un commilitone al suicidio.
Dopo dieci mesi di detenzione in Puglia Eugenio parte per il fronte del Carso, persuaso di dover difendere la patria in pericolo, i deboli, gli oppressi, il principio umano di solidarietà, di combattere La guerra giusta.
Sarà inevitabile scoprire la violenza della trincea così come la necessità di rivedere i propri cari. I suoi ultimi pensieri, la sua disperazione, sono raccolti nel diario che scriverà fino al giorno prima di morire, vittima di un bombardamento