Dal PNRR al FESR, le opportunità dei fondi europei per spingere l’acceleratore sulla rigenerazione urbana
Giani: "Con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza una delle iniziative più fortunate, nello spendere bene e in fretta le risorse, è proprio la rigenerazione urbana, non solo per le grandi città ma per la Toscana diffusa"
La rigenerazione urbana è al centro delle politiche regionali per valorizzare la Toscana diffusa e ridurre il divario territoriale tra le aree più popolose e le aree interne che negli ultimi anni hanno sofferto fenomeni di spopolamento e abbandono. Questo è possibile grazie ad una programmazione regionale focalizzata sui territori dove, grazie ad un’attenta progettazione e gioco di squadra, è possibile far convergere e ottimizzare diverse linee di azione e di finanziamenti, tra fondi regionali, nazionali ed europei come la programmazione comunitaria del PNRR, del fondo europeo di sviluppo regionale e del fondo sociale europeo
Mentre vanno avanti i cantieri dei progetti già finanziati ed in corso, la Regione Toscana lavora già al 2023 con investimenti mirati alla rigenerazione urbana.
Per non farsi trovare impreparata, la Regione Toscana insieme ad Anci Toscana ha invitato le amministrazioni comunali a presentare progetti e politiche in tema di rigenerazione urbana e dell’abitare andando così a costituire un parco progetti regionali con l’obiettivo di favorire una tempestiva risposta dei comuni alle varie opportunità di finanziamento che si presenteranno nel futuro più prossimo.
I piccoli comuni hanno risposto presente all’invito della Regione Toscana e hanno presentato progetti di rigenerazione urbana molto diversi tra loro, dal sociale, alla cultura fino alle infrastrutture, tutto questo è stato possibile grazie al supporto regionale che ha colmato le criticità che queste piccole realtà soffrono a livello di progettualità e personale.
Legati a doppio filo con la rigenerazione urbana e per ridurre il divario tra le aree interne e i grandi comuni ci sono gli investimenti per la connettività e la banda ultra larga su cui la regione toscana sta portando avanti un’attenta programmazione nonostante i ritardi dovuti alla carenza di materiali.