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“Nidi Gratis” compie tre anni: si alza a 40mila euro la soglia di reddito Isee per accedere al contributo

La Regione conferma per il 2025/2026 la misura che lo scorso anno ha permesso a oltre 14mila bambini e bambine l'accesso gratuito ai servizi per la prima infanzia. Il presidente Giani e l'assessora Nardini: “Allarghiamo la platea di chi potrà accedere”

Lun 3 Marzo, 2025

Ammontano a 48 milioni di euro le risorse per il terzo anno di “Nidi Gratis”, la misura con cui la Regione Toscana consente alle famiglie l’accesso gratuito ai servizi per la prima infanzia, che ha coinvolto 13mila bambini e bambine nel primo anno della sua operatività e oltre 14mila nel secondo.
La principale novità per l’anno educativo 2025/2026 è l’allargamento della platea dei beneficiari: la soglia del reddito Isee per accedere al contributo infatti si alza da 35mila a 40mila euro, come hanno spiegato oggi il presidente della Toscana Eugenio Giani e l’assessora all’educazione e all’istruzione Alessandra Nardini.

“Vogliamo allargare la platea dei beneficiari e aumentare il numero, già oggi in Toscana molto alto, dei bambini che vanno al nido, perché i servizi per l’infanzia costituiscono elemento fondamentale per una società che sa guardare al proprio futuro” ha detto Giani. In Toscana infatti il 47,5% dei bambini e delle bambine, quasi uno su due, frequenta il nido, un dato molto più alto della media nazionale che si ferma al 30%.

La copertura finanziaria di “Nidi Gratis” avverrà grazie al cofinanziamento del Programma regionale Toscana FSE+ 2021-2027. Il contributo massimo erogato dalla Regione per ogni bambina o bambino sarà di 527 euro per ciascuna mensilità. Assieme alla quota Inps, permetterà alle famiglie di accedere ad un’agevolazione fino a un massimo di 800 euro al mese. Confermata l’erogazione del contributo per la frequenza di nidi d’infanzia, spazi gioco e servizi educativi in contesto domiciliare.

“Investire sui nidi significa combattere e prevenire dispersione e abbandono scolastico, sostenere il successo scolastico, contrastare povertà e disuguaglianze educative – ha spiegato l’assessora Nardinigli investimenti sui nidi favoriscono la conciliazione tempi di vita e tempi di lavoro delle giovani famiglie. In una società purtroppo ancora patriarcale come la nostra, dove il tempo di cura non è equamente distribuito all’interno della coppia, gli investimenti sui servizi per l’infanzia impediscono che una donna si trovi a scegliere tra diventare madre, se lo desidera, e tornare a lavoro, che una donna sia costretta a rinunciare alla propria carriera lavorativa. Rappresentano quindi anche uno strumento a sostegno dell’occupazione femminile-”

Il bando “Nidi Gratis” uscirà entro maggio e le famiglie potranno presentare domanda durante il mese di giugno.La Toscana – conclude Giani – è un punto di riferimento a livello nazionale e con l’innalzamento della soglia Isee a 40mila euro vogliamo esserlo ancora di più”.