La seconda vita del Molino dell’Astrone di Chiusi: un progetto sociale per il bene confiscato alla mafia
L'assessore regionale alla cultura della legalità Stefano Ciuoffo ha visitato l'immobile affidato in via temporanea al Comune e all'associazione "Durante e dopo di noi"
Una seconda vita per il Molino dell’Astrone di Chiusi, bene sottratto alla mafia nel 2010 e oggi affidato in via temporanea e in comodato d’uso gratuito al Comune di Chiusi dal Tribunale di Napoli, grazie al progetto a fini sociali dell’associazione “Durante e Dopo di Noi” che si occupa di disabilità.
Ieri l’assessore alla cultura della legalità della Toscana Stefano Ciuoffo ha visitato l’immobile, su cui sono già in atto i lavori di ristrutturazione, con l’obiettivo di utilizzare il complesso per aiutare piccoli nuclei familiari disagiati economicamente e socialmente, come i genitori anziani con un figlio disabile. Il secondo obiettivo è il recupero di unità abitative da mettere a disposizione di donne e bambini vittime di violenza e di categorie fragili con la creazione di spazi dedicati e finalizzati per attività di interesse sociale, culturale e religioso, acquisendo visibilità e avvicinando gli ospiti alla realtà dell’associazione.
“Giudico di grande rilievo – ha detto l’assessore Ciuoffo – il percorso compiuto in modo corale dalle associazioni di volontariato di Chiusi, dal Comune e dal tessuto imprenditoriale cittadino, per dare una nuova vita a questo immobile sottratto alla mafia.
Il lavoro di squadra che vi è stato intorno al recupero dell’ex Mulino d’Astrone ha potuto dare gambe ad un percorso di inclusione sociale nei confronti dei soggetti più fragili della nostra società. Infine, per tale motivo, voglio cogliere l’occasione per ringraziare l’associazione che quotidianamente si impegna a promuovere, creare e coordinare attività e servizi per il durante e dopo di noi, in favore di coloro che si trovano in condizioni di disabilità psicofisica e relazionale”.