In mostra a Firenze l’URSS sconosciuta negli scatti di Sergej Vasiliev
Fino al 4 ottobre per la prima volta a Firenze gli scatti del fotoreporter russo premiato cinque volte con il World Press Photo, in calendario anche tanti eventi collaterali in collaborazione con i tatuatori fiorentini
Per la prima volta arriva a Firenze “Sergej Vasiliev: uno sguardo indiscreto sull’URSS sconosciuta” inedita mostra antologica dedicata al grande fotoreporter russo, aperta al Semiottagono delle Murate in piazza Madonna Della Neve a Firenze fino al 4 ottobre.
Il percorso espositivo rende omaggio al giornalista che con la sua fotocamera ha documentato la vita nei Kolchoz, lungo le strade, un repertorio di circa settanta immagini in bianco e nero, scattate tra gli anni Ottanta e i primi Novanta intorno a Čelyabinsk, città ai piedi degli Urali con più di un milione di abitanti.
Qui nel 1957 un’esplosione provocò una catastrofe nucleare peggiore di Chernobyl. Per quasi cinquant’anni gli occhi del principale quotidiano della metropoli, Vecherny Čelyabinsk (Čelyabinsk Sera), per cui ha lavorato dal giorno della sua fondazione nel 1968, Vasiliev ci catapulta letteralmente in una dimensione storica, poco o per niente accessibile prima della ‘politica della trasparenza’ avviata da Gorbaciov, da cui ripartire per un’analisi sociale del Paese tra passato, presente e futuro.
La Russia di Sergej Vasiliev è scritta sul corpo. Sul corpo di bellissime nuotatrici, sul corpo di madri che stanno partorendo, sul corpo tatuato dei galeotti in carcere, sui volti segnati dal lavoro e dalla fatica degli anziani, sui corpi martoriati delle vittime di un incidente ferroviario. Gli occhi di questo straordinario fotoreporter premiato ben cinque volte con il prestigioso premio internazionale Wolrd Press Photo hanno percorso in lungo e in largo tutto il suo popolo, povero, disperato, ma sempre bellissimo perchè vero.